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L’ultimo delirio di Fratoianni investe e ingloba calcio, politica e governo

L'intervento a gamba tesa

Fratoianni “nel pallone”, roba da cartellino rosso: l’ultima sparata? “Giocare Italia-Israele normalizza il genocidio a Gaza”

L'ultimo delirio del leader Avs: "Governo complice di Netanyahu", fermiamo la Nazionale. Dopo tutto quello che è stato spiegato e argomentato sul "casus belli", quello del segretario di Sinistra Italiana si rivela un goffo autogoal che si commenta da sé...

Politica - di Lara Rastellino - 2 Settembre 2025 alle 13:48

L’ultimo delirio di Fratoianni che scopre come strumentalizzare calcio e politica per fare propaganda “anti-governativa” vira sull’iperbolico, e lo porta a dire: «No alla partita Italia-Israele, fermiamo il genocidio a Gaza»… Ora, superato un primo choc per l’accostamento di due mondi e due realtà attuali apparentemente lontane, si prende fiato e ci si sofferma sulla constatazione su come la sinistra radicale sia sempre più scollegata dalla realtà. Un dato che non scopriamo certo oggi… Ma che si arrivi al furore demagogico e declamatorio, questo sì, colpisce sempre. E sempre in negativo. E allora eccola la nuova sortita propagandistica, che arriva dall’immancabile Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana e leader di Avs con Angelo Bonelli, che stavolta salta agli occhi più che per il potenziale anti-governativo, per la surreale associazione di idee e delle conseguenti accuse al vetriolo.

Fratoianni al delirio: «La partita Italia-Israele conferma la destra complice di Netanyahu»

«Mentre i palestinesi continuano a morire a Gaza sotto le bombe o di fame e di stenti. E mentre in Cisgiordania i coloni israeliani spadroneggiano come briganti e l’esercito arresta i rappresentanti dell’Anp, in Italia il governo Meloni pensa che si possa tenere tranquillamente una partita di calcio ad Udine con la nazionale di Israele». Poi l’apoteosi di un collegamento che definire paradossale sarebbe un eufemismo: «Non possono normalizzare il genocidio in corso in questo modo: rispettino la volontà della comunità locale, quando nelle settimane scorse sono state raccolte decine di migliaia di firme contro lo svolgimento di questa manifestazione sportiva. Un’altra conferma di quanto sia imbelle e complice questa destra con il governo criminale di Netanyahu», conclude iperbolicamente Fratoianni…

Fratoianni a gamba tesa sulla vexata questio “partita”

Della questione partita abbiamo ampiamente dato conto ieri in un esaustivo servizio che, in risposta a interrogativi e recriminazioni sull’opportunità o meno di giocare, cancellare o rinviare l’incontro, ha riportato tutte le posizioni sulla vexata quaestio: a partire dalla veemente sortita del sindaco di Udine, fino alla repliche di esponenti politici di centrodestra. Ma Fratoianni, evidentemente, non sente la questione esaurita a dovere, e ci torna su: maldestramente e forzosamente.

Lo sport come boomerang di propaganda

Sì, perché se l’idea di trasformare un evento sportivo a scopi speculativi politici non è nuova, il modo in cui Fratoianni lo fa è particolarmente sconcertante. È come se qualsiasi manifestazione pubblica, qualsiasi incontro, potesse essere interpretato come un sostegno a una parte, o come un’offesa all’altra. E non è certo un modo sano di fare politica: è un modo per distorcere la realtà e per fomentare odio e divisione. Come altro interpretare, altrimenti, lke strumentali affermazioni di Fratoianni secondo cui, ospitare una partita di calcio a Udine sarebbe un modo per «normalizzare un genocidio in corso»? E come decriptare in modo positivo l’affermazione secondo cui «il governo Meloni, con questa decisione, sarebbe “imbelle e complice” del governo Netanyahu»?

Come alimentare il malanimo tra tifoserie e partiti

Al di là di ogni considerazione, di parte o meo che possa essere, è un fatto che affermazioni di questo genere, oltre che estreme e ingiuriose, non aiutano causa e contesti diplomatici. Anzi: elevano al quadrato ostilità e animosità delle tifoserie contrapposte in campo. Laddove per campo si deve intendere, nell’ottica di Fratoianni, un territorio che mescola politica e sport, ordine pubblico e propaganda di partito, e dove il termine tifoseria non è usato a caso…

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di Lara Rastellino - 2 Settembre 2025