
Scorta agli attivisti?
Flottiglia a Gaza, Kelany e Filini: armate Brancaleone in cerca di un posto al sole tra i ProPal. Gigantesca propaganda
Dopo la lettera della Schlein e la risposta di Giorgia Meloni il dibattito si anima. I due esponenti di FdI intervengono e rilevano: «Assurde e irricevibili le richieste della segretaria Pd» per operazioni "variopinte e fallimentari a caccia di visibilità politica"
La segretaria del Pd Elly Schlein ha inviato una lettera alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiedendo garanzie di sicurezza per l’equipaggio della “Global Sumud Flottila“, una missione umanitaria diretta a Gaza con a bordo anche parlamentari italiani. La risposta della premier, pur rassicurando sulla tutela dei connazionali all’estero, ha sottolineato in replica, con puntualità e dovizia di argomentazioni, che «il governo italiano assicura che saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali all’estero in situazioni analoghe, come sempre garantito finora». Ma, nel rispondere nel merito politico alla segretaria Pd, non ha mancato di puntualizzare che esistono canali istituzionali più sicuri ed efficaci per far arrivare gli aiuti umanitari a Gaza e intraprendere iniziative del genere.
E poco fa, nell’inserirsi nel dibattito politico, i deputati di Fratelli d’Italia, Francesco Filini e Sara Kelany, rispettivamente responsabile programma e responsabile dipartimento immigrazione del partito, non hanno mancato di affrontare il tema, e le sue diramazioni.
Filini-Kelany: «La proposta della Schlein? Una gigantesca operazione di propaganda»
«Assurde e irricevibili le richieste della segretaria Schlein di fornire la scorta alla Global Sumud Flottilla che sta facendo rotta verso la striscia di Gaza, con a bordo anche quattro deputati italiani. L’iniziativa costituisce una gigantesca operazione di propaganda, orchestrata da sigle pro Pal ed è evidente che serva solo a guadagnare visibilità politica. Gli organizzatori – rilanciano i due esponenti di FdI – sanno benissimo che non ci sarà nessun risultato sotto il profilo umanitario, considerato che lo spazio di mare antistante la Striscia, essendoci un conflitto in corso, è soggetto da tempo a blocco navale, come previsto anche dalle convenzioni internazionali».
“Armate Brancaleone in cerca di un posto al sole nella galassia ProPal”
E ancora. «Mentre queste variopinte e fallimentari armate Brancaleone cercano di guadagnarsi un posto al sole nella galassia Pro-Pal – proseguono Kelany e Filini – questo Governo ha consentito l’accesso di oltre 200 tonnellate di aiuti umanitari nella Striscia ed ha evacuato e curato 180 bambini palestinesi, condotti in Italia con i loro familiari. Siamo attualmente il quarto Paese al mondo – il primo Paese europeo e il primo tra i Paesi non musulmani– ad aver organizzato evacuazioni aeree e il trasferimento in ospedali specializzati di pazienti provenienti dalla Striscia di Gaza. La Schlein ormai veste i panni dell’attivista gruppettara che scimmiotta Greta Tumberg e vorrebbe che gli italiani spendessero soldi per la scorta ad un’operazione di pura propaganda politica», concludono.