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Standing ovation per Arianna Meloni: “Voi giovani siete i frutti della nostra storia, studiate sempre come fa Giorgia””

A Fenix

Standing ovation per Arianna Meloni: “Voi giovani siete i frutti della nostra storia, studiate sempre come fa Giorgia””

Politica - di Monica Pucci - 19 Settembre 2025 alle 16:17

Standing ovation per Arianna Meloni a Fenix, le quattro giornate organizzate da Gioventù Nazionale, l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, al laghetto dell’Eur di Roma. All’arrivo sul palco della sorella della premier – capo della segreteria politica e responsabile del tesseramento di Fdi – i militanti seduti nelle prime file e poi il resto della sala si sono alzati in piedi per applaudirla. Meloni si è detta “commossa” dal saluto caloroso ricevuto.

A Fenix Arianna Meloni ripercorre la storia della destra

La sorella di Giorgia, responsabile della segreteria politica di FdI, ha toccato le corde più intime e sentimentali della platea romana. “La nostra storia non finirà mai perché passeremo il testimone di generazione in generazione, e lo faremo portando le nostre idee, la nostra identità. Voi siete un po’ come quelle radici che non gelano, ma pronte a far nascere un nuovo albero, con frutti ancora più belli e rigogliosi dell’albero precedente”, ha detto Arianna Meloni. “La nostra ambizione era quella di costruire il grande partito della Nazione, dei patrioti e dell’identità. Siamo arrivati al 2022 e abbiamo vinto le politiche, rompendo il tetto di cristallo con la prima donna presidente del Consiglio. Non abbiamo festeggiato quel giorno, per noi non era un punto d’arrivo ma di partenza. Forse festeggeremo quando i nostri nipoti racconteranno questa storia”. Poi il passaggio sulle responsabilità della classe dirigente che lei rappresenta. “La politica è sacrificio e servizio, non serve una stella sul petto per fare politica. Qui c’è una comunità di uomini e donne che si sacrificano e lo fanno gratis”, ha detto la Meloni, ricevendone un forte applauso. “Vogliamo essere il simbolo di ciò che il potere non piò cambiare. Abbiamo l’ambizione di restare quelli che eravamo 30 anni fa”, ha proseguito la sorella della presidente del Consiglio.

L’inizio della militanza politica

“Garbatella, 1992. Erano gli anni di tangentopoli, delle stragi di mafia, ribolliva dentro la voglia di cambiare. Un giorno vicino alla metropolitana vedo un gruppo di ragazzi, che poi avrei scoperto essere del fronte della gioventù, che vengono letteralmente aggrediti dai ragazzi del centro sociale La Strada. Quell’ingiustizia fu una molla e partii il mio impegno politico. Perché scelsi Garbatella? Perché era dietro casa….”.A Garbatella trovai una grande comunità, con cui abbiamo condiviso tantissimo, una seconda famiglia”, ha aggiunto.

Poi, a chi si prepara a fare politica, dice: “Preparatevi, studiate, approfondite. Vedo Giorgia – dice riferendosi alla sorella – studiare ogni singolo giorno, per ore e ore, anche per il dibattito più semplice”. E racconta: “Quando Giorgia Meloni diventò presidente del consiglio non abbiamo festeggiato perchè per noi era un punto di partenza. Vogliamo scrivere una bella pagina di storia, quella di una donna che risvegliò le coscienza con una comunità dietro di lei. festeggeremo quando i nostri nipoti racconteranno questa storia”. “Nessuno immagina di fare presidente del consiglio o deputato perché la politica è sacrificio”. Oggi, “dietro ai deputati e senatori ci sono uomini e donne che si sacrificano quotidianamente e lo fanno gratis. Non mi fate piangere…Molti non sanno quanto sacrificio e quanto amore mettiamo in quello che facciamo, senza stipendio”.

Infine, il messaggio sull’odio politico: “Continuate sulla strada del confronto perché noi abbiamo sempre rispettato le idee di tutti. Abbiamo delle idee forti e non abbiamo paura di confrontarci con nessuno. E su questo dobbiamo continuare a essere d’esempio, con senso di responsabilità”.

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di Monica Pucci - 19 Settembre 2025