
L'intervento della premier
Fenix, gran finale con l’intervento di Giorgia Meloni: “Siete qui perché ragionate con la vostra testa” (video)
Con l’intervento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni si chiude la quarta e ultima giornata di Fenix, la festa di Gioventù nazionale, l’associazione giovanile di Fratelli d’Italia.
L’intervento della presidente del Consiglio è stato preceduto da quello di Fabio Roscani, presidente di Gioventù nazionale e deputato di Fratelli d’Italia.
“Siete qui perché non siete burattini”
“Siete uno spettacolo”. Così la premier e leader di FdI ha aperto il suo intervento davanti alla platea Gioventù nazionale. “Dimostrate di essere movimento che ha una sua capacità e una sua autonomia. Qualcuno vi chiama i giovani di Meloni, per far pensare che siete semplice manovalanza, ma la realtà – ha aggiunto – è che se siete qui è proprio perché non siete dei burattini. Se siete qui è perché ragionate con la vostra testa, non vi limitate a ripetere quel che dicono altri e non credete a quello che la gran parte dei media e una minoranza organizzata sui social tenta di propinarvi ogni giorno”. “Non siete la gioventu’ Meloniana”, ha ripetuto.
“Nessuno dei moralizzatori ha commentato i sedicenti antifascisti su Kirk”
“Qualche giorno fa nessuno dei moralizzatori che hanno riempito le pagine di commenti su di voi ha ritenuto di dover dire mezza parola sull’ignobile post pubblicato da sedicenti antifascisti che esibiva l’immagine di Kirk a testa in giù, con la scritta -1 e a buon intenditor poche parole. Tutti zitti, non ci facciamo fare la morale da questa gente”. “Siamo fieri di non essere come loro”, ha aggiunto la premier mentre la platea del laghetto dell’Eur si è alzata in piedi per tributarle una standing ovation.
Charlie Kirk, ha ribadito la leader di Fratelli d’Italia, “faceva paura perché era bravo a dimostrare quanto fossero irragionevoli alcune tesi che vogliono imporci a forza, era pericoloso perché smontava la narrazione imposta dal mainstream con la logica, perché dava voce a quella maggioranza di persone che la pensa esattamente come lui è che ha dovuto finire per sentirsi sbagliata”.