
Licenza di rima? Mah...
Fedez vs Sinner: scoppia la bufera social. L’accostamento tra il campione azzurro e Hitler in un brano indigna tutti (ma porta like a qualcuno)
ll rapper strafà: in un suo nuovo pezzo associa il nostro talento del tennis al dittatore. E tutto per via dell'accento "teutonico". L'associazione ha provocato una sollevazione generale tra gli utenti. Ma il nostro fuoriclasse non ha risposto alla provocazione: coprendo fumo, fuoco e fiamme con un rigoroso silenzio...
Passino licenze “poetiche” e esigenze di rima, ma stavolta Fedez sembra avere davvero passato il segno. Vediamo perché. La notizia arriva dalle agenzie di stampa. In particolare la Italpress segnala: «Fedez ha postato una storia su Instagram in cui ha anticipato una serie di strofe che potrebbero far parte del suo nuovo brano. Tra queste: «L’italiano ha un nuovo idolo si chiama Jannik Sinner. Purosangue italiano con l’accento di Adolf Hitler». L’accostamento, a dir poco “improprio” e leggermente “azzardato” ha scatenato una bufera sui social. Talmente tanto da far passare in secondo piano persino la frecciatina mimetizzata nel riferimento – neanche tanto velato –
alla segretaria del Pd, a cui manda a dire: «Avete sentito cos’ha detto Elly Schlein? “Io condanno Israele ma ho tanti amici ebrei”».
Fedez all’arrembaggio di Sinner…
La polemica scatenata da Fedez con la sua ultima “storia” su Instagram è di quelle che lasciano (e come detto) passano il segno. E, purtroppo, non per la loro artisticità musicale. Annunciando il testo di un nuovo brano, il rapper ha pensato bene di accostare il nostro campione, Jannik Sinner, a una delle figure più tragicamente oscure della storia: Adolf Hitler. La frase incriminata, «l’italiano ha un nuovo idolo si chiama Jannik Sinner. Purosangue italiano con l’accento di Adolf Hitler», ha fatto deflagrae una bomba social, i cui echi non smettono di riecheggiare nell’etere. Del resto, non potrebbe proprio essere altrimenti…
Provocazione? Quale il senso? E a che scopo?
Ma cerchiamo di capire il senso di questa provocazione, se un senso c’è. L’intento di Fedez sembra essere quello di colpire Sinner per il suo accento, legato alla sua provenienza altoatesina. Un accento che, evidentemente, a suo giudizio non suonerebbe da «purosangue italiano». Questa narrazione retorica, oltre che mistificante, è non solo offensiva. Ma anche profondamente ingiusta e superficiale.
Fedez all’attacco di Sinner: un colosso “italico” colpito per esigenze di rima… Mah
Jannik Sinner è il volto della nuova Italia, quella che vince. Che lavora in silenzio. Quella che non si arrende e che non ha bisogno di strillare per farsi notare. E che al clamore dello scoop, del gossip e del pronostico, preferisce l’impegno sul campo. Sì, perché il nostro campione azzurro è un ragazzo che incarna valori sani e positivi, in un’epoca in cui spesso prevalgono l’arroganza e il narcisismo. La sua nazionalità non è – e non deve essere – messa in discussione. Come non lo sono la sua devozione alla causa sportiva nazionale e la sua dedizione tennistica.
Sinner un simbolo inattaccabile. Con buona pace di Fedez…
Anche perché la sua storia, fatta di sacrificio e di un legame profondo con le sue origini, è un esempio per tutti. L’Alto Adige, una terra bilingue per definizione, è parte integrante dell’Italia, e non da oggi. E criticare – o ironizzare su – il suo accento, suona un po’ (e il termine non è scelto a caso) come criticare la sfumatura di un quadro che invece, nella sua interezza, è un capolavoro.
L’accostamento a Hitler, un passo falso che fa rumore
L’accostamento a Hitler, poi, è un passo falso pesante. Si tratta di una strumentalizzazione plateale e di un’associazione storica inopportuna e, francamente, inaccettabile in quanto tale. Utilizzare una figura così nefasta per fare una rima o attirare l’attenzione su un brano è il segno di una caduta di stile che va ben oltre la libertà d’espressione. Perché la provocazione, quando è fine a sé stessa, e non ha alcun fondamento logico, perde di significato. E si trasforma in un atto di puro e semplice “bullismo” verbale.
Se l’obiettivo fosse fare rumore?
Detto ciò, se l’obiettivo di Fedez era fare rumore: c’è riuscito. Ma a che prezzo? Ha insultato un campione che sta portando l’Italia sul tetto del mondo. Al tempo stesso poi ha offeso un’intera comunità, quella altoatesina, che si sente fiera e italiana. È un attacco gratuito e ingiustificato che getta un’ombra su un’artista che, in passato, ha saputo anche usare la sua voce per cause importanti. Questa volta, però, la sua scelta di parole si rivela un clamoroso autogol.
Sinner risponde col silenzio tombale
Da parte sua Sinner – e lo sappiamo – con la sua classe e la sua dignità, non si curerà di queste parole, concentrato com’è sul campo e sulle sue prossime vittorie. E forse è proprio questa la lezione più grande: mentre qualcuno cerca la polemica facile, like e auto-promozione, i veri campioni continuano a fare lavorare a ventre basso per fare la storia. Non solo quella individuale. Ma quella che rende giustizia e merito a una comunità collettiva…