
Londra sotto choc
Fa tre battute sui trans, autore comico ammanettato da 5 agenti di Scotland Yard. Jk Rowling: è totalitarismo
«Se un uomo trans si trova in uno spazio riservato alle donne sta compiendo un atto violento. Colpitelo nelle palle»: per questa battuta scritta su X, l’attore e autore comico Graham Linehan è stato fermato e ammanettato dalla polizia inglese come un pericoloso delinquente.
L’arresto è stato effettuato lunedì all’aeroporto di Heathrow da cinque agenti di Scotland Yard: l’accusa formalizzata dalle autorità britanniche è quella di incitamento alla violenza, per questo e altri suoi tweet su X in cui ironizzava sulle persone transgender.
Tre battute sui trans costano l’arresto a un noto comico irlandese: ammanettato a Heatrow
Un arresto che ha scatenato una bufera anche politica nel Regno Unito, ma anche in tutto il mondo occidentale, che della libertà di espressione ha fatto finora la sua bandiera. Dopo l’arresto del comico irlandese Graham Linehan, creatore di serie tv di grande successo come ‘Father Ted’, ‘Black Books’ e ‘The IT Crowd’, sono intervenuti anche personaggi pubblici del mondo della cultura e della politica.
Tra i primi a protestare definendo l’arresto come una la scrittrice JK Rowling, da anni contestata fustigatrice della cosiddetta “ideologia gender”. La mamma di Harry Potter rivendica, da femminista di sinistra, la differenza biologica tra donne e trans. “Che cosa c… è diventato il Regno Unito? Questo è totalitarismo. Assolutamente biasimevole”.
Il governo laburista di Keir Starmer, nonostante aver preso fin da subito le distanze rispetto all’operato della polizia, è stato accusato in più occasioni, col tabloid Daily Mail che oggi paragona il Regno Unito alla Corea del Nord per la violazione del diritto di espressione.
Sulla questione, Nigel Farage, leader del trumpiano Reform Uk, ha promesso di sollevare il caso di Linehan negli Usa in un’audizione davanti alla commissione Giustizia della Camera dei rappresentanti. Più volte in passato l’amministrazione Trump era intervenuta criticando le presunte violazioni della libertà di espressione nel Regno.
Con il Ddl Zan avremmo rischiato l’effetto Graham Linehan
Quello dell’autore comico Graham Linehan è solo l’ultimo caso di una stretta giudiziaria allarmante. Clamoroso anche il caso di Lucy Connolly, moglie di un consigliere locale conservatore di Northampton, di recente rilasciata dal carcere dopo la condanna per un post pubblicato nei giorni delle rivolte anti-immigrazione dell’anno scorso in cui invitava a dare alle fiamme gli alberghi dei richiedenti asilo.
A fronte delle polemiche sul caso di Linehan, il ministro della Sanità Wes Streeting, parlando coi giornalisti, ha ammesso che le leggi contro l’incitamento all’odio dovrebbero essere riviste per le frequenti «conseguenze indesiderate». Conseguenze che, col Ddl Zan, che per fortuna il parlamento italiano ha bocciato, avrebbero rischiato anche gli italiani.
Le modalità dell’arresto: ammanettato da 5 agenti all’aeroporto di Londra
L’arresto è stato effettuato da ben cinque agenti di Scotland Yard: il comico irlandese tornava in Gran Bretagna dagli Stati Uniti. Viene formalmente accusato di “incitamento alla violenza” in relazione a tre post che aveva pubblicato su X ad aprile mentre viveva negli Stati Uniti.
Linehan ha condiviso gli screenshot dei post per i quali ha detto di essere stato arrestato, incluso uno in cui ha definito un “atto violento e abusivo” per un maschio trans-identificato trovarsi in uno spazio per sole donne.