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Ecco cosa abbiamo rischiato col ddl Zan: 12mila britannici indagati ogni anno per post “offensivi”

Lezione inglese

Ecco cosa abbiamo rischiato col ddl Zan: 12mila britannici indagati ogni anno per post “offensivi”

Politica - di Luisa Perri - 5 Settembre 2025 alle 22:00

Il caso del comico irlandese Graham Linehan, ammanettato lunedì 3 settembre all’aeroporto di Londra dagli agenti di Scotland Yard come un pericoloso latitante, non è un caso isolato. Dietro l’arresto dell’attore e autore comico britannico, il capo d’imputazione consiste in tre post scritti su X con toni sarcastici, come spesso l’umorismo anglosassone sa essere, nei confronti dei trans. Ma come evidenzia Tempi, si tratta solo della punta dell’iceberg. Nel Regno Unito ci sono addirittura 12.000 indagati all’anno per post “offensivi”. Una media di trenta al giorno.
«La moltiplicazione delle fattispecie considerate “crimini d’odio”, unita alla recente sbronza di politicamente corretto e ideologia woke, per cui tutto ciò che offende qualcuno (a sinistra) deve essere punito, ha trasformato Scotland Yard in una orwelliana psicopolizia».
Come osserva Piero Vietti, «da alcuni anni gli agenti della polizia inglese fanno irruzione nelle abitazioni di comuni cittadini colpevoli di avere criticato i trans su X, o avere espresso la propria contrarietà all’aborto nei pressi di qualche clinica abortiva, o avere chiesto in un tweet».

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Una deriva che ha spiazzato anche il premier laburista Starmer, che ha criticato l’operato degli agenti dicendo che la polizia farebbe bene a concentrarsi sulle questioni che importano di più alla gente, ossia «affrontare comportamenti antisociali, taccheggio, crimini di strada e ridurre accoltellamenti e violenze contro le donne». Ma la legge è legge e sono evidentemente i legislatori britannici ad avere esagerato, in una deriva woke nella quale ha rischiato di finire anche il nostro Paese.

Do you know ddl Zan? Altro che battaglia di civiltà…

Come ha sottolineato Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d’Italia e componente della Commissione giustizia di Palazzo Madama, «l’arresto a Londra del comico irlandese Graham Lineham per tre post scritti su X in cui ironizzava sui trans, che ha costretto a un intervento riparatore persino il premier britannico Starmer, deve indurre a una riflessione anche il mondo politico italiano».

Campione (FdI): “Bene ha fatto FdI a opporsi a una norma liberticida”

«Quanto accaduto a Londra ci rappresenta le conseguenze della deriva oscurantista e censoria alla libera espressione, provocata da battaglie ideologiche asseritamente condotte in nome della lotta alla discriminazione e alll’omofobia. Va infatti ricordato che il ddl Zan, qualora fosse entrato in vigore, avrebbe portato a situazioni analoghe. Avremmo rischiato di vedere prima o poi i carabinieri andare ad ammanettare il comico italiano di turno per aver fatto satira, come si è verificato lunedì scorso all’aeroporto londinese di Heathrow, dove cinque agenti di Scotland Yard hanno notificato l’arresto all’autore comico irlandese Graham Lineham per “incitamento alla violenza contro la comunità transgender”. Bene ha fatto Fratelli d’Italia a opporsi fermamente, in tempi non sospetti, a una norma liberticida – conclude Campione – che certa sinistra aveva contrabbandato come una battaglia di civiltà».

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di Luisa Perri - 5 Settembre 2025