
Cuore tricolore
“È bellissimo essere italiani”: il discorso patriottico di Sinner travolge spalti e social. E zittisce i soliti bastian contrari (video)
Al termine del match vittorioso contro il connazionale Musetti, il fuoriclasse azzurro di Sesto Pusteria ribadisce ai microfoni dell'Us Open il suo orgoglio di essere italiano, confermandosi il simbolo di un Paese che crede negli incrollabili valori di sempre e nella tenacia nel perseguirli
«È bellissimo essere italiani!»: lo ha detto Jannik Sinner, con un sorriso e una soddisfazione stampati sul volto, indimenticabili… Almeno quanto la vittoria straripante di ieri notte contro il connazionale Lorenzo Musetti. Ma non è la prima volta che quell’impeto di orgoglio fa capolino dalla bocca del nostro campione: con buona pace dei soliti soloni o commentatori indefessi che, dalla tastiera ai banconi del bar, discettano e storcono il naso quando esce fuori l’argomento… E il suo discorso “patriottico” prima di lasciare il campo newyorkese di Flushing Meadows scalda gli spalti di New York, e apre a una valanga di commenti entusiasti sul web che, nella diversità di toni e angolazioni, dicono tutti la stessa cosa: “È veramente bellissimo essere italiani Jannik, e soprattutto è bellissimo avere un campione come te”…
Sinner, il discorso patriottico travolge spalti e social
Così, con la straripante vittoria nel derby tricolore contro Lorenzo Musetti, Jannik Sinner non solo conquista l’ennesimo accesso a un’importante semifinale, ma conferma al mondo intero un concetto semplice quanto potente, che solo invidiosi e pretestuosi possono – perché vogliono – travisare: il suo cuore batte in Italia e per l’Italia. E quella sua frase, come rilevano moltissimi utenti oggi sui social, pronunciata da chi è diventato un’icona globale del nostro Paese, assume un significato che va ben oltre il campo da tennis. Un significato che risponde a tanti perché…
E non è la prima volta che Jannik esprime l’orgoglio di essere italiano…
Intanto, perché quella frase pronunciata con la stessa convinzione con cui Sinner trafigge gli avversari con passanti e ace, detta da un ragazzo che siamo abituati a sentire parlare sempre con termini misurati, modi garbati, parole quasi sussurrate, arriva dritta al cuore di un Paese che sta vivendo la sua stagione di riscatto: anche nello sport. E soprattutto nel tennis. Poi, perché la sua non è una dichiarazione di circostanza, ma una convinzione profonda, ribadita in ogni occasione importante. L’ultima in ordine di tempo, prima di ieri sera, a Wimbledon 2025, dove il fuoriclasse azzurro ha alzato la coppa tra gli applausi del mondo intero. E prima ancora, in tanti altri commenti a una vittoria conseguita nelle più disparate competizioni internazionali quando, ai microfoni per l’intervista sul campo, esprime un pensiero che corre subito al Paese che rappresenta.
Sinner e la bellezza di dirsi italiani: un campione simbolo dei valori di sempre
E ancora: perché in un’epoca in cui a volte sembra che l’unico sport nazionale sia la lamentela, le parole di Sinner rappresentano un inno a quell’Italia che funziona, che si impegna, che lotta e si sacrifica, e che, alla fine, vince. Un’Italia che non ha paura di essere se stessa, che sa superare le divisioni e celebrare il successo comune. Perché Jannik ci ricorda che c’è un’altra Italia, quella che crede nella famiglia, nei valori fondanti di una società, nel lavoro duro e nel talento. Quella che si sente fortunata di esistere, e che vuole portare il suo nome in alto, senza timore e senza complessi di inferiorità. E in questo, Sinner non è solo un campione, ma un vero e proprio simbolo. Un simbolo che sventola la bandiera non per fare polemica, ma per amore. E questo, forse, è uno dei suoi successi più grandi.
(Sotto, il video con l’intervista dopo il match vinto da Sinner contro Musetti valevole per l’accesso alle semifinali dell’Us Open di New York, postato da Sky su Youtube)