
Da FdI a Udc
Centrodestra unito sull’appello del Quirinale alla Flotilla: non possono dire no a Mattarella
«Rifiutano di affidarsi ai canali governativi per la consegna degli aiuti – già oltre 200 tonnellate quelli consegnati dal Governo italiano a Gaza-, rifiutano la proposta di sbarcare in sicurezza a Cipro affidando gli aiuti al Patriarcato Latino di Gerusalemme, che ha già portato aiuti direttamente nella Striscia, rifiutano di ascoltare l’appello del presidente della Repubblica ad agire in tal senso: ormai è chiaro che la Global Sumud Flottilla è principalmente una operazione di propaganda politica che di umanitario ha ben poco». Nell’analisi di Sara Kelany di Fratelli d’Italia c’è la rappresentazione plastica della deriva della Flotilla, avviata su una rotta sempre più indecifrabile.
Una posizione condivisa da tutto il centrodestra, a cominciare dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha ribadito la posizione del governo italiano: «Sappiamo che è una situazione a rischio. Noi l’abbiamo sempre detto, vogliamo evitare che la situazione precipiti. Non a caso c’è una nave della Marina Militare, non per fare operazioni militari ma per fare interventi solo di protezione civile, in caso ci siano dei problemi che possono riguardare i cittadini italiani. Abbiamo anche dato la nostra disponibilità a dare servizi anche a cittadini non italiani».
Come chiede con una massiccia dose di sarcasmo il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri: «Ma alcuni esponenti della sinistra che sono a bordo delle barche rispondono ad Hamas o a Mattarella? Vogliono accogliere l’appello di Mattarella o condividono l’ostinazione di Hamas? Basta essere chiari. Il PD con chi sta, con Ghazi Hamad o con Mattarella?».
Per il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Augusta Montaruli, «il rifiuto all’appello di Mattarella è irresponsabile. Evidentemente la Flotilla cerca l’escalation e vuole portare le nostre navi militari a scontrarsi con Paesi stranieri in un contesto di guerra già critico mettendo peraltro a rischio la vita del suo equipaggio. Chi non si ferma neanche davanti alle sue parole dimostra quanto già si sospettava fin dall’inizio: un intervento umanitario sbiadito davanti ad un’ideologia provocatoria e quanto pericolosa».
Non perde la speranza che la Flotilla inverta la rotta, il segretario Udc Antonio De Poli. «Le parole del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sono un richiamo autorevole ed equilibrato al senso di responsabilità. Il nostro auspicio è che tutte le forze politiche, indipendentemente dalle appartenenze, rilancino l’appello del Presidente della Repubblica, affinché prevalga la tutela dell’incolumità delle persone coinvolte. In questa prospettiva – conclude De Poli – la proposta di mediazione avanzata dal Vaticano rappresenta una via saggia e concreta da sostenere, per trasformare un atto potenzialmente rischioso in un’iniziativa capace davvero di portare aiuti e testimonianza di pace».