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Meloni Noto

Sondaggio Noto per il Giornale

Attrazione Meloni: otto italiani su dieci la rivoterebbero nel 2027. Schlein perde pezzi, “tradita” per Conte

Il partito della premier attrae, ma non c'è nessuna fuga dalla maggioranza che conta un alto tasso di fedeltà. Al contrario, nel centrosinistra Giuseppi "vampirizza" Elly. Anche se nel M5S prende quota l'idea astensione

Politica - di Gabriele Alberti - 19 Settembre 2025 alle 09:05

Quasi otto italiani su 10 rivoterebbero Giorgia Meloni. La “fedeltà” assoluta alla premier è il dato macroscopico rivelato dal sondaggio dell’Istituto Noto. Che ha posto un quesito agli interpellati: quanti elettori restano fedeli al proprio partito? La rilevazione ha lo scopo di sondare gli umori e lo stato delle appartenenze politiche in vista delle prossime elezioni politiche, previste per il 2027. Ebbene, il 77% degli elettori del 2022 conferma l’intenzione di votare ancora Giorgia Meloni.

Sondaggio fedeltà a Meloni, Noto: “dato imponente”

“È un dato imponente”, scrive Noto sul Giornale, al quale il sondaggista consegna i dati in esclusiva. Un dato “che testimonia come il partito della premier abbia consolidato un rapporto forte con la propria base. Certo, non mancano defezioni: una quota si dichiara oggi indecisa o si sposta verso l’astensione, ma la maggioranza resta ancorata al partito”. Una fedeltà che collima con un altro dato “imponente”: il consenso che le forze di governo mantengono inalterato dal 2022 ad oggi. Atra circostanza rilevata da molti altri sondaggi che in questi quasi tre anni hanno accompagnato l’azione di governo. Un periodo che definire complicato è dire poco:  con due guerre, congiunture economiche difficili per tutta l’Europa e attacchi delle opposizioni quotidiani. Un’alta marea che – confermano i numeri- lascia comunque intatta la fiducia nell’operato della premier e l’esecutivo più stabile d’Europa.

Schlein tradita per Conte

Nel centrodestra la salute è buona, nel senso che sia Lega che Forza Italia mantengono una parte consistente degli elettori che li hanno votati nel 2022. Con qualche travaso verso Fratelli d’Italia. Il che, comunque conferma la fedeltà alla coalizione che guida il governo. “Nel centrosinistra, il Partito Democratico mantiene una buona tenuta (71%)”, si legge. Mentre i meno fedeli sono gli elettori di Alleanza Verdi e Sinistra: solo il 64% rivoterebbe i Dioscuri Fratoianni e Bonelli. Controverso il dato del Movimento 5 Stelle:  “qui la fedeltà è forte (73%), ma non assoluta. Il M5S conserva la gran parte del suo elettorato, ma paga un prezzo in termini di indecisione e di defezioni verso l’astensione: il 17% dei grillini si dichiara indeciso o pensa di non votare.

Gli elettori del M5S tentati dall’astensione

Dai dati emerge un travaso interno al centrodestra. Il partito di Giorgia Meloni è una calamita: “Fratelli d’Italia, in quanto partito egemone, attrae una quota di elettori provenienti da Lega e Forza Italia. Questi numeri indicano, quindi, un riequilibrio dei rapporti di forza all’interno della coalizione”. Diversamente, nel campo del centrosinistra, avverte Noto,  “da non trascurare la quota di elettorato che Schlein cede a Conte (10%). Non accade il contrario: mentre gli ex grillini restituiscono poco consenso al partito di Elly (4%). Ad emergere è lo sbriciolamento del fronte centrista: Azione, Italia Viva e +Europa si contendono la stessa fetta di elettorato. Dunque, gli elettori che nel 2022 avevano votato il Terzo Polo vanno ramenghi tra Pd,  +Europa o l’astensione. O la confusione.

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di Gabriele Alberti - 19 Settembre 2025