
L'intercettazione
Antimafia, Donzelli: “‘Seppellire Colosimo’ linguaggio vergognoso. Conte prenda le distanze da Scarpinato”
Spuntano i colloqui e i "suggerimenti" del senatore M5s al suo ex collega Natoli in vista dell'audizione in commissione su mafia e appalti. Verranno mandati in onda su Rai3 da Massimo Giletti. Il cinquestelle: "Sai che intenzioni ho?..."
“Bisogna seppellire la Colosimo”. La frase di una gravità inaudita fa parte di un ‘intercettazione. E’ subito scoop da Massimo Giletti. E’ una telefonata intercorsa il 28 ottobre del 2023 tra Roberto Scarpinato e il suo ex collega Gioacchino Natoli in vista della sua convocazione a Palazzo San Macuto per parlare del dossier mafia e appalti davanti alla Commissione Antimafia. La telefonata in cui Scarpinato si prodigava in “consigli” al collega verrà mandata in onda in serata di lunedì 22 settembre su Rai 3 nella seconda stagione de Lo Stato delle Cose. Su molti siti il contenuto è anticipato e non è un bel leggere. Scarpinato, ex magistrato antimafia a Palermo è attualmente parlamentare 5 Stelle. Natoli, anche lui ex pm a Palermo, è attualmente sotto inchiesta per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra, insieme all’ex procuratore Giuseppe Pignatone.
Intercettazione Scarpinato-Natoli su Colosimo
Natoli era stato convocato dalla commissione parlamentare Antimafia, presieduta, appunto, dalla deputata di Fdi Chiara Colosimo, per rispondere della vicenda al cuore dell’indagine che lo vede indagato: l’insabbiamento all’inizio degli anni Novanta dell’inchiesta nota come Mafia e appalti. Nella telefonata si ascolterebbe uno scambio tra ex colleghi: «Ti farò questa domanda lì: “Lei sa che rapporti c’erano tra Lima (Felice Lima, ndr) e Borsellino?” E tu tira fuori questa storia, perché ti farò questa domanda». Il 28 ottobre 2023, dunque, Roberto Scarpinato, ex magistrato del pool di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e membro della Commissione parlamentare antimafia, parla così con il suo ex collega Gioacchino Natoli (anche lui all’epoca nel pool); in vista della sua convocazione a Palazzo San Macuto – avvenuta poi il 23 gennaio 2024.
Di seppellire la Colosimo sotto una montagna di documenti”
Nell’ottobre 2024 fu la Verità a denunciare l’esistenza dei contatti tra Scarpinato e Natoli. Il senatore grillino aveva promesso querele. Ora trapelano le trascrizioni di quei colloqui, inviati dalla procura di Caltanissetta all’Antimafia sotto vincolo di riservatezza. Ma che verranno raccontati stasera nella puntata del programma di Massimo Giletti su Rai3. Nel colloquio c’è un passaggio: “Sai che intenzioni ho? Di seppellire la Colosimo sotto una montagna di documenti”, dice Scarpinato. Natoli: “Perdonami fratello mio, se dai troppe cose le dai l’opportunità di dire: ho bisogno di tempo per leggerle”. Ancora Natoli: “Perfetto, perfetto, mi stai dando il destro perché io è da tre mesi che chiedo a Maurizio De Lucia”. Di che “destro” parla Natoli non è dato sapere.
Donzelli: “Seppellire Colosimo? Conte si scusi”
Intanto da FdI si respinge con vigore contenuto e forma del colloquio. “Piena solidarietà al presidente della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo. Sappiamo che non si farà intimorire, ovviamente: ma leggere sui giornali le parole così truci, violente pericolose ci ha colpito. Sentir dire da componente dell’Antimafia al telefono ‘Bisogna seppellire la Colosimo’, cioè seppellire il presidente della Commissione Antimafia, è un linguaggio inaccettabile quando si parla di antimafia. Se poi a dirlo è un ex magistrato come Scarpinato rimaniamo doppiamente stupiti e chiediamo le immediate scuse: vogliamo il parere di Conte su questa vicenda.
“Parole pericolose”
Chiedo a Conte di prendere le distanze da queste parole vergognose contro il presidente della Commissione Antimafia”. Categorico Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia. “Il presidente della Commissione Antimafia – ha aggiunto Donzelli – non deve essere seppellito, deve combattere contro la mafia. E fa bene Chiara Colosimo ad andare avanti a testa alta. E a non fermarsi alle verità di fatto che erano state raccontate in questi anni. Andando anche fino in fondo sulla verità su quello che è successo per Borsellino sulla vicenda mafia-appalti; e anche sul coinvolgimento eventualmente, se ci fossero, anche di persone che non hanno detto la verità in questi anni anche indossando una toga. E dispiace che da questo punto di vista ci siano componenti dell’Antimafia che vogliono seppellire il presidente perché cerca la verità”.
“Siamo inquietati e indignati dalla lettura delle conversazioni intercorse tra il senatore Roberto Scarpinato, ex magistrato e adesso componente per i 5Stelle della Commissione Antimafia, con il pm Gioacchino Natoli; nell’imminenza della sua audizione sul dossier Mafia-Appalti e la morte del giudice Paolo Borsellino; che sono state oggi pubblicate con evidenza da alcuni quotidiani”. E’ la nota dei componenti di Fratelli d’Italia nella Commissione Antimafia. “Alla presidente Chiara Colosimo esprimiamo piena solidarietà. Convinti che saranno i documenti e la verità dei fatti a seppellire coloro che non vogliono che sul delitto Borsellino sia fatta chiarezza. Da tempo Fratelli d’Italia – prosegue la nota- denuncia la presenza di un conflitto di interessi: proprio riguardo la figura e il ruolo di Roberto Scarpinato, all’interno della Commissione. Proprio per questo ci eravamo fatti promotori di un disegno di legge volto a risolvere in maniera netta e definitiva queste distorsioni che possono rappresentare un vulnus all’azione della Commissione stessa”.
FdI: “Saranno i documenti a seppellire coloro che non vogliono sia fatta chiarezza”
E queste conversazioni, che raccontano del tentativo di Scarpinato di anticipare le domande e concordare le risposte con l’audito Natoli, confermano che avevamo ragione. E che non è più possibile rimanere ad assistere a un conflitto di interessi evidente. Ci attendiamo che gli stessi protagonisti di questa vicenda chiariscano i fatti. Cosa si inventerà adesso Giuseppe Conte, il quale in una conferenza stampa parlò di ‘scempio istituzionale di FdI’ difendendo Scarpinato? Il vero scempio istituzionale è quello a cui stiamo assistendo, a cui ci ha esposto il M5S che così facendo sta ostacolando il percorso verso la verità sul barbaro e drammatico attentato al giudice Paolo Borsellino e la sua scorta”.
Gasparri: La verità è più forte dell’ossessione giudiziaria di un ex magistrato”
“Leggo sui giornali e sento da altri media che Scarpinato in modo sconcertante concordava domande e risposte con l’audito Natoli in Commissione antimafia, per “seppellire” il presidente Colosimo sotto una montagna di carte. Ma è lo stesso soggetto che in tv e sui giornali denunciava il “burattinaio” Mori? Fortunatamente, la verità è più forte dell’ossessione giudiziaria di un ex magistrato che ha perso, sul tema, tutte le battaglie possibili. Oggi finalmente possiamo parlare di “trattativa”. Sì, ma quella tra Scarpinato e Natoli”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri, membro della commissione Antimafia. Naturalmente Scarpinato si difende e parla di “macchina del fango”.