
Il giornalista Rai
Anche Gianni Cerqueti tra gli odiatori di sinistra. Festeggia la “mira giusta” per Kirk ed esalta Odifreddi: “Sempre con lui”
Che differenza tra il telecronista raffinato, dai toni soft, sempre documentato e mai aggressivo con i suoi interlocutori, e l’odiatore di oggi, che su “X” fa politica con mezzi e contenuti beceri. Parliamo di Gianni Cerqueti, volto noto della Rai, da qualche anno in pensione, ma attivissimo sui social con l’etichetta, in bella evidenza: “Giornalista. Di sinistra non annacquata. Antifascista. Blocco all’istante anche razzisti, leghisti,cafoni e vigliacchi anonimi”. L’ex telecronista della Nazionale di calcio, in un post poi cancellato, a proposito dell’omicidio di Charlie Kirk, aveva scritto un messaggio che sembrava accondiscendente con il suo assassino.
Gianni Cerqueti, Kirk e l’ode a Odifreddi
“Un dato appare oggettivo, hanno raddrizzato la mira”. Cerqueti, sommerso da insulti e critiche, ha poi provato a raddrizzare il titolo. “Un dato appare oggettivo: rispetto a Thomas Matthew Crooks, Tyler Robinson ha avuto una mira micidiale. Ha solo 22 anni. Dove e come si è allenato? Chi lo ha aiutato per farlo diventare così infallibile?”. Poi, però, il giorno dopo. è venuto allo scoperto. “Da decenni, ora e fino alla prossima galassia io sto dalla parte di Piergiorgio Odifreddi, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”.
Vale appena la pena di ricordare che durante una trasmissione televisiva (“L’aria che tira” su La7), Odifreddi aveva affermato che “sparare a Martin Luther King e sparare a un rappresentante MAGA non è la stessa cosa”, sottolineando che King predicava la pace mentre, a suo avviso, alcune persone del movimento MAGA promuovono divisione e incitamento all’odio. Poi aveva spiegato che la non violenza dovrebbe idealmente suscitare risposte non violente, ma ha sostenuto che chi “disseminando odio e incitando al riarmo” si espone a reazioni potenzialmente violente. Una vera e propria giustificazione dell’assassino.