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A sinistra non sanno fare un cubo? Non è vero, a Firenze ci sono riusciti ed è orrendo

Giunte dem

A sinistra non sanno fare un cubo? Non è vero, a Firenze ci sono riusciti ed è orrendo

Politica - di Vittorio Giovenale - 3 Settembre 2025 alle 19:24

Una segnalazione ai debunker nostrani: possiamo ufficialmente dire che non è vero che le giunte dem non sanno fare un cubo. A Firenze ci sono riusciti. Un orrendo cubo nero che sfregia il paesaggio cittadino e del quale la sindaca Sara Funaro, da fedelissima di Elly Schlein, ha appreso l’arte della dissumulazione. Basti guardare come si è arrampicata sugli specchi di Palazzo Vecchio per negare ogni coinvolgimento e responsabilità.

“Penoso e vile, espressione dei più meschini metodi della tenzone politica, il disperato tentativo della sindaca di rigirare la frittata contro chi ha messo in evidenza l’obbrobrio paesaggistico commesso al posto dell’ex Teatro Comunale”. Così, in una nota, Eike Schmidt, consigliere comunale d’opposizione, già direttore degli Uffizi, in risposta alle parole sul cubo di Sara Funaro.

“Se l’Unesco dovesse espungere Firenze dai siti patrimonio dell’umanità – cosa che ci auguriamo che non succeda mai – non sarà certo colpa di chi ha denunciato il fatto che il re è nudo, e che ha chiesto un intervento perché lo scempio venga rimosso. La responsabilità è invece di chi ha consentito la messa in opera quello che oramai è noto come il cubo bianconero: un un obbrobrio edilizio di dimensioni monumentali, che sovrasta tutti gli altri edifici nei dintorni, e disturba la veduta panoramica della nostra città. Firenze è sfregiata. Firenze ha perso degli spazi pubblici e culturali, ceduti a privati per una cifra irrisoria”. In questo cubo di Funaro, che la giunta dem cerca di disconoscere nascondendo le responsabilità in un groviglio più complicato del cubo di Rubik

Cubo di Firenze o di Funaro? L’enigma è più complicato di quello di Rubik

Schmidt, che è stato candidato sindaco per il centrodestra ricorda alla esponente dem che “è proprio tra le responsabilità del sindaco indirizzare e monitorare lo sviluppo edilizio in città, come ha ricordato l’ex sindaco ed ex premier Renzi, che per l’esperienza in prima persona ovviamente sa di cosa parla. Con che faccia tosta chiede ora la Funaro ancora più potere ai sindaci, se è sua specialità fare il Ponzio Pilato ogni volta che è chiamata in causa? Se questo, ultimo, scandalo edilizio ci ricorda ogni giorno che il sindaco suo predecessore e promotore ovviamente non ha voluto bloccare il sorgere del parallelepipedo mostruoso nel centro storico di Firenze! Dopo dieci giorni con l’acqua in bocca finalmente la sindaca parla, ma evidentemente non ha usato il tempo per studiare la materia. Invece di riferire nella sede istituzionale deputata – il Consiglio Comunale, cuore della nostra democrazia – la sindaca ha scelto di arrampicarsi sugli specchi con una polemica spiccia su un giornale. Ma il colmo dell’intervista è l’asserzione della sindaca che non serva un cambio di passo nella trasformazione urbanistica di Firenze. Invece serve e come!”

“Ci vuole una nuova visione per lo sviluppo edilizio a Firenze – ribadisce Schmidt – che metta in centro le esigenze degli cittadini, e non l’incasso immediato. Incasso che per giunta in questo caso è stato irrisorio in termini economici, ma soprattutto in perdita rispetto all’enorme valore sociale, storico e culturale del luogo”. Ma la visione della sinistra per Firenze finora è finita in buco nero: più nero di quel cubo orrendo che campeggia sui tetti di Firenze.

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di Vittorio Giovenale - 3 Settembre 2025