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Vietato festeggiare l’Uomo: a Senigallia la sinistra attacca l’assessore di FdI. La replica: “Meglio il Zampa Day?”

La polemica del giorno

Vietato festeggiare l’Uomo: a Senigallia la sinistra attacca l’assessore di FdI. La replica: “Meglio il Zampa Day?”

Politica - di Marta Lima - 7 Agosto 2025 alle 09:02

“A Senigallia si può festeggiare la Zampa Day ma non la Festa dell’Uomo? Rifllettiamo”, è la sintesi dell’ultima, assurda polemica, sollevata dalla sinistra a Senigallia contro l’assessore ai servizi alla persona e alle pari opportunità Cinzia Petetta (Fratelli d’Italia), che ha annunciato di voler celebrare per il 19 novembre la “Giornata internazionale dell’Uomo”: ciò allo scopo di promuovere modelli maschili positivi, parlare di violenza e comportamenti corretti sia ai violenti sia alla “maggior parte degli uomini che si comportano bene come padri, mariti, cittadini”. Parole che hanno scatenato le opposizioni.

Festa dell’Uomo a Senigallia, la sinistra impazzisce

Opposizione a parte, in campo sono scese le associazioni culturali e femministe marchigiane e cittadine tra cui il coordinamento Donne Spi Cgil Senigallia, l’Anpi, le donne del Pd, la lista ‘Vola Senigallia’, Avs Senigallia, il presidio Libera di Senigallia ‘Attilio Romanò’, la ‘Rete femminista Marche Molto+di194’ “Tale scelta – affermano i contrari all’iniziativa – presuppone ed implica una pretestuosa contrapposizione ed una fuorviante ‘equiparazione tra la festa dell’Uomo indetta nel 1991 da un certo Thomas Oaster e mai riconosciuta dall’Onu, e la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Onu nel 1999 e celebrata in tutto il mondo il 25 novembre di ogni anno” . Tra i punti contestati c’è la contrapposizione tra mondo maschile e femminile, mentre le sigle coinvolte sul tema della violenza di genere da tempo chiedono un sempre maggiore “coinvolgimento di uomini consapevoli nel contrasto al devastante strutturale fenomeno del femminicidio, non a caso riconosciuto proprio di recente all’unanimità come reato specifico contro le donne”. Le associazioni definiscono “paradossale che a livelli istituzionali, in particolare da parte di chi è preposto alle pari opportunità, si debba registrare un atteggiamento tanto divisivo e semplicistico”: chiedono che le risorse vengano utilizzate per sensibilizzare sul contrasto alle disuguaglianze e discriminazioni sulle donne e sui soggetti esposti a maggior fragilità ed emarginazione, a partire dalle scuole. Un delirio, al quale l’assessore Petetta ha replicato sui suoi profili social.

Cinzia Petetta: “Assurde le accuse di maschismo…”

“Come donne in politica, dobbiamo essere trattate con lo stesso livello di rispetto e responsabilità degli uomini. Quando esprimiamo opinioni o affermazioni non veritiere, dobbiamo essere pronte a ricevere risposte e critiche costruttive, senza trincerarsi dietro alla nostra identità di genere. Il rispetto e la credibilità si guadagnano con la sostanza e la preparazione, non con la pretesa di essere trattate in modo diverso solo perché siamo donne…”, ha scritto l’assessore Petetta, che ha spiegato così la sua decisione di istituire la “Festa dell’Uomo”.

“Credo che la stragrande maggioranza degli uomini si comporti in modo rispettoso e responsabile… ho sempre difeso la donna in quanto tale, non ultimo perché io sono donna. Ma non posso dimenticare tutti quei padri uomini che in sede di separazione o divorzio si trovi una condizione economica disastrata ed hanno difficoltà a rapportarsi con i propri figli. Non tutti gli uomini sono degli orchi, non tutti gli uomini sono dei violenti. Forse è proprio quel becero femminismo che non fa comprendere come la violenza alla donna è un sopruso inaccettabile e non ci deve essere contrapposizione tra uomo e donna, bensì tra vittime ed orchi…”.

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di Marta Lima - 7 Agosto 2025