
Incubo antisemitismo
Venezia, insulti, sputi e un cane aizzato contro: coppia di ebrei ortodossi aggredita al ponte di Rialto da un manipolo di facinorosi
Una vicenda in via di chiarimento che rischia di sfregiare il volto della Serenissima e su cui la polizia sta indagando. Al momento, però, non risulta sia stata sporta alcuna denuncia formale e agli atti c'è solo la versione delle due vittime, che peraltro si sono già allontanate dalla città, resa alla comunità religiosa di appartenenza locale
Un’ombra di pesante antisemitismo si abbatte sulla Serenissima: un giovane turista americano, ebreo ortodosso, e la moglie incinta al quinto mese di gravidanza, sarebbero stati insultati, minacciati di morte e aggrediti da un branco di violenti con tanto di cane al seguito pronto ad assalire al comando. Tutto nella cornice del ponte di a Rialto, chiamato a fare da sfondo alla barbarie gratuita di un manipolo di facinorosi in azione. La denuncia, per ora affidata alla comunità ebraica, è al vaglio della Polizia. Ma, qualora confermata, rivelerebbe un episodio gravissimo di antisemitismo avvenuto nel cuore del Bel Paese.
Sfregio a Venezia: coppia di turisti americani ebrei ortodossi aggredita al ponte di Rialto
Non solo. Nel caso in cui accertamenti e riscontri dovessero attestare quanto denunciato tra gli altri da La Nuova Venezia – insulti a sfondo razziale, spintonamenti, una bevanda versata addosso e un cane di grossa taglia aizzato contro la coppia di turisti americani – il volto della laguna e della sua città, simbolo di bellezza e tolleranza, risulterebbe trasfigurato da un episodio di violenza che, se accreditato, rivelerebbe contorni da incubo, a dir poco inquietanti. Tutto risalirebbe alla notte tra sabato e domenica scorsi, quando un giovane ebreo ortodosso americano, della comunità Lubavitch, si trovava a passeggio in zona Rialto con la moglie, incinta di cinque mesi.
Una vicenda tutta ancora da chiarire ma su cui aleggia lo spettro dell’antisemitismo
Intercettati e avvicinati, i due si sarebbero ritrovati alle prese con un gruppo di facinorosi aggressivi e offensivi. Secondo il racconto, per ora non supportato da una denuncia formale dalla coppia – che al momento risulterebbe già altrove – e riportato dalla comunità ebraica, il gruppetto, composto da due o tre individui, avrebbe aizzato contro il turista un cane di grossa taglia. Un gesto a corredo, a quanto sembra, di violenze fisiche che, unitamente alle minacce e agli insulti indirizzati contro i due malcapitati, denuncerebbero un chiaro carattere razziale e antisemita all’origine dell’aggressione.
Insulti, sputi e un cane aizzato contro la coppia
Non solo. Anche altri dettagli, riportati da una delle due vittime stesse alla comunità che ha accolto lo sfogo e il racconto della coppia, parlano di una bibita versata e di sputi in faccia. Il tutto in un brutale crescendo di aggressività e paura. Un orrore alimentato dall’intervento di uno degli aggressori – il principale sembra, ma è tutto da verificare – che avrebbe aizzato il cane contro la vittima, che è riuscito a difendersi in extremis. L’animale, infatti, alla fine sarebbe riuscito a mordere solo il telefono che l’uomo teneva in tasca. Subito dopo, poi, in un momento di panico e sconcerto, la coppia sarebbe riuscita a fuggire e a trovare rifugio nel ristorante ebraico kosher Gam Gam, alle Guglie, dove avevano poco prima trascorso la serata.
I due si sono rifugiati in un ristorante kosher. Ma sembra mancare una denuncia formale
Ad oggi, comunque, almeno a quanto risulta alla testata locale citata poco sopra, nonostante la gravità dei fatti – e ancora sotto shock – la coppia ha preferito allontanarsi da Venezia senza sporgere denuncia formale. Resta il fatto che, sulla base del racconto arrivato alle autorità attraverso la comunità ortodossa, la Polizia di Stato si sia sentita in dovere di avviare un’indagine. Gli agenti incaricati del caso, pertanto, esamineranno le telecamere di videosorveglianza della zona per chiarire la dinamica dell’accaduto e verificare se le accuse di antisemitismo e violenza trovino riscontro.
Allarme sicurezza e intolleranza
Una vicenda, quest’ultima, salita indecorosamente ai disonori delle cronache, che – in attesa di ulteriori conferme – solleva preoccupazioni sulla sicurezza in una delle zone più frequentate della città. Ma, soprattutto, getta una luce sinistra sul riemergere di episodi di intolleranza e violenza razziale. Un’aggressione mirata a una coppia di ebrei ortodossi, a causa della loro identità religiosa, in un luogo simbolico come Venezia, è un segnale che non può e non deve essere sottovalutato. Se la versione dei fatti dei due turisti sarà confermata, infatti, addetti ai lavori di ogni ordine e grado, saranno chiamati a reagire con fermezza per condannare e isolare ogni forma di intolleranza, verbale, fisica, o intimidatoria che sia.