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Venezia, artisti Pro-Pal contro le star pro-Israele Gerald Butler e Gal Gadot

Tanto rumore per nulla

Venezia, figuraccia degli artisti ProPal: chiedono di cacciare Gerald Butler e Gal Gadot dalla Mostra. Ma gli attori comunque non ci saranno

Attori e addetti ai lavori di "Venice4Palestine" insistono per l'esclusione dei due divi dal Festival del Lido, accusandoli di essere filo-israeliani. Tuttavia, nessuna delle due star aveva mai confermato la propria presenza alla kermesse...

Politica - di Giulia Melodia - 25 Agosto 2025 alle 15:41

Neanche è partita, e sulla Mostra del Cinema di Venezia già di addensa l’ombra della figuraccia… e in barba al politicamente corretto. Nelle ultime ore il Festival è pesantemente finito nel mirino della protesta Pro-Palestina: via Gal Gadot e Gerard Butler (e, crepi l’avarizia), «qualunque artista e celebrità che sostenga pubblicamente e attivamente il genocidio perpetrato da Israele a Gaza». Questa la veemente richiesta avanzata dal gruppo formato da artisti del cinema, giornalisti, attivisti riuniti sotto la sigla V4P (Venice4Palestine), all’istituzione veneta e alla 82esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, in programma dal 27 agosto al 6 settembre. Peccato che, nella furia iconoclasta, e in preda all’ardore interventista, ai suddetti artisti sia sfuggita una questione dirimente: le due star bersagliate dall’invettiva militante non avevano mai confermato la loro presenza. E infatti, non presenzieranno al Lido…

Mostra di Venezia, l’autogoal degli artisti del collettivo Pro-Pal

Tanto rumore per nulla… La Mostra del Cinema di Venezia non è ancora iniziata, ma è già al centro di una polemica politico-ideologica che, come spesso accade, parte dalla sinistra per investire il mondo della cultura, con un agguerrito collettivo di artisti e addetti ai lavori, riunito sotto il nome di Venice4Palestine, sollecito e determinato a chiedere l’esclusione di due attori dal Festival che, senza dargli troppa guazza, ribadiscono la loro assenza pre-annunciata dalla mancata conferma della loro presenza. Sì, perché in base a quanto rilanciato dall’Adnkronos, l’attrice israeliana Gal Gadot non parteciperà alla Mostra del Cinema di Venezia.

Chiedono di rinnegare l’invito a Gerald Butler e Gal Gadot… Tanto rumore per nulla…

Protagonista accanto a Gerard Butler nel film The Hand of Dante, diretto da Julian Schnabel e presentato Fuori concorso, l’attrice ha scelto di non raggiungere il regista e il resto del cast per la première al Lido. E lo stesso vale per il suo co-protagonista del film che – sempre secondo quanto risulta all’agenzia di stampa – non ha mai confermato la sua partecipazione alla kermesse della Laguna. E così, l’impegno profuso già il 22 agosto, quando il collettivo Venice4Palestine – che riunisce oltre 1.500 professionisti del mondo del cinema, tra attori, registi e artisti italiani e internazionali – ha diffuso una lettera aperta indirizzata alla Biennale di Venezia, chiedendo una presa di posizione sul conflitto in corso a Gaza, finisce “nell’ammuina” di annunci e rettifiche…

Le due star hollywoodiane non hanno mai confermato la loro presenza a Venezia

Di più. La mission rilanciata due giorni dopo con una seconda lettera con cui il team di artisti Pro-Pal ha rinnovato l’appello – sollecitando esplicitamente il ritiro dell’invito a Gadot e Butler, accusati di presunte dichiarazioni pubbliche a sostegno del governo israeliano – finisce nel vuoto. Può bastare? Neanche per sogno. Come non ha placato gli animi ribollenti la risposta della Biennale arrivata già nelle scorse ore, con cui l’organizzazione sottolineava la natura della kermesse come «luogo di confronto aperto e sensibile».

E comunque non andranno…

Peccato infatti che, ancora una volta, e ancora ieri, il collettivo replicasse accusando l’organizzazione di «non menzionare la Palestina e il genocidio in corso». Ossia: puntando l’indice per non volersi schierare apertamente. Parole e prese di posizione che evidenziano, ancora una volta, come e quanto una parte del mondo culturale sia sempre più orientata a piegare le manifestazioni artistiche a fini politici, trasformandole in tribune per la propria agenda. E sacrificando la libertà di espressione sull’altare del conformismo ideologico.

Tarallucci, vino e tutto a posto…

E alla fine della fiera, a dispetto di annunci e smentite, insistenze e retromarce, gli artisti militanti sul red carpet rinnovano l’invito alla manifestazione del 30 agosto Pro Palestina. Un’apertura raccolta da Venice4Palestine, che sottolinea come «ascoltare la voce di chi vive in prima persona l’inferno di questi giorni è necessario e urgente». E che accoglie contestualmente, e stavolta favorevolmente, «i riscontri incoraggianti, sia quello solidale e propositivo ricevuto dalle Giornate degli Autori. Sia quello di apertura al confronto di Sncci-Sic» che, spiegano, «ci ha favorevolmente colpito»…

 

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di Giulia Melodia - 25 Agosto 2025