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Urso al Meeting di Rimini: “Grazie a Meloni siamo il Paese più affidabile d’Europa: è tornato l’orgoglio italiano”

Le parole del Ministro

Urso al Meeting di Rimini: “Grazie a Meloni siamo il Paese più affidabile d’Europa: è tornato l’orgoglio italiano”

Il titolare del Made in Italy rivendica i grandi successi dell'esecutivo, si dice fiducioso sui dazi ed elogia lo spirito unitario della coalizione di centrodestra

Politica - di Stefania Davide - 22 Agosto 2025 alle 16:36

L’Italia è il Paese politicamente più affidabile del Continente e il governo Meloni ha riacceso l’orgoglio nazionale, mentre la vicenda dei dazi si è conclusa in maniera equilibrata. Con queste parole, il Ministro del Made in Italy Adolfo Urso è intervenuto nella giornata inaugurale del Meeting di Rimini.

Urso: “L’unico governo che cresce nei consensi”

“Solo in Italia aumenta il consenso nei confronti del governo”, ha detto Urso parlando al Meeting, aggiungendo che al timone dell’Italia c’è una coalizione, “che è una comunità di intenti che ci ha permesso di affrontare sfide titaniche e che ci ha permesso di tornare centrali a livello internazionale”. “Il patto sociale che viene proposto può essere il lascito migliore per le decisioni che poi gli elettori prenderanno nel 2027”, ha aggiunto il ministro.

“Sui dazi c’è fiducia per le nostre imprese”

Parlando dell’accordo sui dazi perfezionato tra Usa e Ue al 15%, il titolare del Mimit ha aggiunto che, “Il ruolo dell’Italia è stato decisivo nell’incanalare il confronto sui binari dell’accordo quando nessuno ci credeva, anzi, quando qualcuno auspicava una guerra commerciale. E’ stata Giorgia Meloni a incanalare il confronto sui binari giusti tra Usa e Ue e sul raggiungimento di un’intesa che va perfezionata, ma garantisce un quadro di certezza per le imprese. Questo è già un primo livello importante. Il 15% è un ostacolo ma superabile per le nostre imprese”.

“Draghi aveva una zavorra che noi non abbiamo”

Urso ha fatto un accenno a Mario Draghi che terrà la lectio magistralis nella prima giornata. “Io credo che questo Meeting  con Mario Draghi, inizi con un grande leader italiano ed europeo che, però, ha dovuto rinunciare al governo perché aveva sulle spalle un peso insormontabile e insopportabile; aveva sulle spalle la zavorra di una coalizione rissosa e incompatibile, che poi l’ha portato alle dimissioni. È passato di mano, grazie alle scelte degli elettori e alle decisioni libere degli elettori, alle mani di una donna che è riuscita a raggiungere il traguardo perché invece poteva contare sul consenso popolare, che si è accresciuto in questi anni in nessun’altra parte d’Europa”, ha concluso il ministro.

 

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