CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Ucraina Russia, attacchi incrociati di droni sulle linee di fuoco

Fuoco sullo stallo per la pace

Ucraina-Russia, attacchi incrociati di droni, nel mirino di Kiev: Mosca, San Pietroburgo e Kursk. Fiamme in un sito nucleare

La guerra dei droni si intensifica: Kiev colpisce in profondità la Russia, Mosca risponde. Anche una raffineria russa sulla costa baltica va in fiamme dopo un attacco con droni. L'incendio è stato spento e i livelli di radiazione registrati sono normali. E l'escalation di raid oscura la diplomazia

Esteri - di Redazione - 24 Agosto 2025 alle 09:26

Mentre la diplomazia internazionale cerca di procedere tra annunci e smentite (russe), sul terreno di guerra proseguono gli attacchi incrociati di droni russi e ucraini. Le forze armate di Kiev hanno lanciato oggi, (domenica 24 agostondr), un attacco con droni su Mosca, San Pietroburgo e la regione di Leningrado. Lo riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti spiegando che le autorità russe hanno messo in atto una serie di restrizioni, tra cui la chiusura dell’aeroporto di Pulkovo e il conseguente dirottamento di una trentina di voli. Le autorità di Mosca hanno riferito, inoltre, che i droni verso la capitale sono stati abbattuti dalle difese aeree.

Ucraina-Russia, fuoco incrociato

Altro attacco, poi, al confine russo con l’Ucraina. Due persone sono rimaste ferite nella regione russa di Belgorod. Lo riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti citando il governatore Vyacheslav Gladkov. «Nella zona del villaggio di Krasnaya Yaruga, a seguito di un attacco con un drone su un’auto, due persone sono rimaste ferite. Le loro condizioni sono valutate come moderate», ha scritto Gladkov sul suo canale Telegram spiegando che i civili sono ricoverati in ospedale. E ancora. Secondo Ukrinform, un drone nemico ha colpito un minibus nel distretto di Synelnykove, nella regione di Dnipropetrovsk. Un uomo è morto e altre cinque persone sono rimaste ferite.

Mosca abbatte un drone di Kiev

Fonti russe hanno invece confermato che, nella notte del 23 agosto, droni ucraini hanno colpito due infrastrutture ferroviarie nella Russia meridionale, nelle regioni di Rostov e Volgograd, causando ritardi per quasi 40 treni. Nella regione di Rostov, le Forze armate ucraine hanno attaccato la tratta ferroviaria Rossosh-Sokhranovka per la seconda volta in una settimana.

Incendio in una centrale nucleare

L’ultima azione risale a oggi dunque, e ne dà notizia l’agenzia di stampa statale Tass: le difese aeree russe hanno abbattuto un drone da combattimento ucraino vicino alla centrale nucleare di Kursk, nella parte occidentale del Paese. Il drone è esploso nello schianto, danneggiando un trasformatore ausiliario, ha reso noto la Tass, citando un post sull’account social Telegram della centrale nucleare di Kursk. L’incendio è stato spento. È stata rilevata la potenza dell’unità 3 della centrale nucleare e i livelli di radiazione sono normali, ha riferito l’agenzia. L’Ucraina non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito a quanto avvenuto.

L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) ha ripetutamente chiesto il rispetto delle norme di sicurezza nucleare, mentre il conflitto tra Russia e Ucraina continua. Il direttore dell’Aiea, Rafael Grossi, ha avvertito, durante una visita alla centrale nucleare di Kursk un anno fa, del pericolo di un incidente nucleare in caso di combattimenti presso la centrale.

Raffineria russa sulla costa baltica in fiamme dopo attacco con droni

E non è ancora tutto. Un incendio è divampato anche in una raffineria di petrolio nel porto russo di Ust-Luga, sul Mar Baltico, in seguito a un attacco con droni ucraini. Lo ha reso noto il governatore della regione di Leningrado, Alexander Drozdenko, precisando su Telegram che «dieci droni sono stati abbattuti sopra il porto» e che «i detriti di un velivolo senza pilota hanno causato un incendio al terminal di Novatek». Squadre dei vigili del fuoco e della difesa civile sono impegnate nelle operazioni di spegnimento.

Il terminal di Novatek, colosso energetico vicino al Cremlino, svolge un ruolo strategico: converte gas condensato liquido in prodotti petroliferi come benzina e cherosene, destinati in parte all’esportazione attraverso il Baltico. Questi combustibili, tra cui carburante per l’aviazione, sono essenziali anche per lo sforzo bellico russo in Ucraina. Per questa ragione, l’impianto era già stato preso di mira in precedenti attacchi.

Cnn, «La Russia vuole aumentare produzione di droni kamikaze»

Intanto la Cnn rivela, citando fonti del ministero della Difesa ucraino, che la Russia vuole aumentare a seimila al mese la produzione di droni kamikaze Shahed. Mosca, aggiunge, produce al momento tremila droni Shahed al mese. Fonti dell’intelligence ucraina hanno fatto notare che è calato in modo significativo il costo di un drone Shahed per i russi. Mentre nel 2022 uno Shahed costava 200mila dollari, entro il 2025 il prezzo scenderà a 70mila dollari grazie allo stabilimentoAlabuga” in Tatarstan. Inoltre l’efficacia degli Shahed è raddoppiata. Sono circa il 20% che raggiungono a oggi l’obiettivo.

Ucraina-Russia, i media: «La Cina pronta a inviare truppe di pace a Kiev», ma…

Sul fronte dello scacchiere internazionale, nel frattempo, la Welt am Sonntag informa, citando fonti diplomatiche europee, di aver saputo che la Cina sarebbe disposta a inviare truppe in Ucraina nell’ambito di una missione di mantenimento della pace. Ma, precisa l’Adnkronos nel riferire la notizia, il governo di Pechino sarebbe disposto a inviare proprie truppe solo «se le forze di peacekeeping fossero dispiegate sulla base di un mandato delle Nazioni Unite». Un piano, quello di Pechino, che a Bruxelles ha incontrato reazioni contrastanti.

C’è chi sostiene che la partecipazione di Paesi come la Cina potrebbe favorire l’accettazione di truppe straniere per monitorare l’accordo di pace. Dall’altro «c’è anche il rischio che la Cina voglia principalmente spiare l’Ucraina e, in caso di conflitto, assumere una posizione chiaramente filo-russa anziché neutrale», ha affermato un alto diplomatico dell’Ue a condizione di anonimato. Inoltre, la maggior parte dei Paesi della Ue è riluttante a fornire preventivamente un mandato Onu a eventuali forze di peacekeeping per vari motivi.

Zelensky: «Non cederemo le nostre terre agli occupanti»

E mentre si allontana la prospettiva di un vertice tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky per i negoziati di pace tra Ucraina e Russia, il presidente ucraino ribadisce che l’Ucraina non accetterà di cedere i territori alla Russia. «Non cederemo la nostra terra all’occupante», ha dichiarato Zelensky in occasione della Giornata della Bandiera nazionale. «Ora c’è una reale possibilità di mettere fine a questa guerra e l’Ucraina è pronta ad adottare misure costruttive che possano avvicinare la vera pace – ha scritto il leader di Kiev in un post su X, riferendo sul colloquio telefonico avuto con il primo ministro olandese, Dick Schoof –. Tuttavia, la Russia non mostra da parte sua alcuna intenzione di pace e continua a bombardare le nostre città. È necessaria una pressione per cambiare la loro posizione, così come un incontro al più alto livello per discutere tutte le questioni».

Ucraina-Russia, Stubb pessimista: «Improbabile incontro Zelensky-Putin»

E a sua volta, lo stesso presidente finlandese Alexander Stubb, riporta il quotidiano Ukrainska Pravda, ha detto di non vedere al momento alcun segno della volontà della Russia di sedersi al tavolo delle trattative per discutere di un cessate il fuoco o della pace con l’Ucraina. «Se l’obiettivo era un incontro bilaterale due settimane dopo Washington, cioè una settimana dopo lunedì, allora lo trovo molto improbabile. Le tattiche dilatorie della Russia continuano», ha detto il presidente finlandese, affermando che la Russia intende continuare le ostilità contro l’Ucraina «almeno fino all’autunno per massimizzare i suoi guadagni territoriali».

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Redazione - 24 Agosto 2025