
La polemica
Strage di cani in Marocco dopo il boom di contagi della rabbia. Gli animalisti protestano: “Vergogna”
Una strage di cani metterebbe in dubbio i Mondiali di calcio del 2030 in Marocco. Il governo, secondo gli animalisti, avrebbe avviato un programma di sterilizzazione e vaccinazione di massa noto come Tnvr, ma accompagnandolo a misure anche più drastiche. Secondo alcuni gruppi attivisti e animalisti, oltre tre milioni di animali sarebbero stati abbattuti dalle autorità. Per molti di loro è riservata una pallottola, ad altri sarebbe invece servita la stricnina, un alcaloide tossico usato come veleno. Poco importa se il procedimento di sterilizzazione e vaccinazione è già stato portato a compimento.
I cani randagi in Marocco costituiscono quello che per molti è un problema sociale: 100mila persone hanno denunciato morsi nell’ultimo anno, 33 sono morte di rabbia. Il governo avrebbe investito più di 24 milioni di dollari nella creazione di cliniche per la sterilizzazione e vaccinazione di massa dei randagi. Al contempo, sono state implementate multe fino a 1.500 dollari e pene detentive fino a tre mesi per chi maltratta gli animali di strada. Il ministro dell’Interno marocchino Abdelouafi Laftit ha denunciato attacchi mediatici contro il governo con «informazioni sbagliate e fuori contesto». Evidentemente, però, le cose non sono cambiate più di tanto.
La strage di cani randagi in Marocco e le proteste degli animalisti
Nel 2024, le autorità hanno dichiarato che 33 persone sono morte a causa della rabbia, che è spesso trasmessa da animali non vaccinati. “I funzionari locali vedono ancora i cani per le strade come una cattiva immagine”, ha detto Salima Kadaoui, 52 anni, che ha lanciato il progetto Hayat, utilizzando il metodo TNVR per aiutare a controllare la popolazione di cani randagi a Tangeri e con l’obiettivo di sradicare la rabbia. I gruppi animalisti continuano a denunciare a gran voce le violenze a cui i cani, ma anche i gatti, sono sottoposti. A Philadelphia, lo scorso 18 giugno durante la partita tra Manchester City e i marocchini del Wydad della Fifa Club World Cup, un attivista della Peta (Persone per il trattamento etico degli animali) ha invaso il terreno di gioco sventolando un cartello: «Marocco, basta sparare ai cani e ai gatti». La Fondazione francese Brigitte Bardot, creata dall’attrice nel 1986 per promuovere la protezione degli animali, ha chiesto alla Fifa di impedire al Marocco di ospitare i Mondiali di Calcio del 2030.