
Applausi per la premier
Standing ovation per Meloni al Meeting di Rimini (video): “Un onore essere qui. Con noi l’Italia è un modello di stabilità”
“Grazie per questa accoglienza, commovente per me. Ringrazio il presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz e alla grande famiglia del Meeting non soltanto per l’invito ma per un evento che da quasi mezzo secolo segna un evento fondamentale nel dibattito della nazione”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo intervento dal palco al Meeting di Rimini.
“È per me un piacere e un onore essere qui con voi oggi, – ha proseguito – perché sono convinta che quello che accade ogni anno in questi padiglioni sia prezioso. Confesso che ho sempre guardato al Meeting con ammirazione perché è la piazza del dialogo per eccellenza”. ” È una passione – ha aggiunto – che solo chi conosce il senso di appartenenza a una comunità può riconoscere. Senza volontari non esisterebbe il meeting. Voglio tributare loro il mio di applauso perché sono un vero spettacolo”.
L’ultima partecipazione di Meloni risaliva all’estate 2022, durante la campagna elettorale per le politiche, in un panel con gli altri leader di centrodestra e centrosinistra: all’epoca il segretario del Pd era Enrico Letta, principale sfidante di Meloni nella corsa che portò il centrodestra al governo.
“Il campo in cui abbiamo dimostrato di voler stare non è quello delle ideologie, delle utopie, di chi vuole modellare la realtà: il campo che abbiamo scelto è il campo del reale perché mille miliardi di idee non valgono una sola persona, per loro bisogna vivere e morire”, ha esordito Meloni.
“I profeti di sventura si sono sbagliati”
Sul fronte internazionale, “in questi quasi 3 anni abbiamo portato mattoni nuovi nella postura internazionale dell’Italia: sapete quante energie ho speso in quella che considero una missione, ossia fare in modo che l’Italia si riappropri del posto che occupa nel mondo, forte, schietta, leale, in una parola, autorevole”. “Sono fiera – ha proseguito – che oggi l’Italia venga vista così al livello internazionale, non più la malata d’Europa ma un esempio di stabilità, che gli investitori internazionali ci considerino una Nazione sicura, tanto che ormai i tassi d’interesse che paghiamo sul nostro debito sono in linea con quelli che si pagano in una Nazione come la Francia, che le istituzioni comunitarie certifichino che l’Italia è la prima in Europa per l’attuazione del Pnrr”. Meloni ha evidenziato che “anche la stampa internazionale ci considera un’anomalia positiva. Non cito i tanti profeti di sventura che vedevano proprio nella politica estera il tallone di Achille” per il governo, “posso augurarmi che in cuor loro siano tutti contenti di essersi sbagliati”.
“La proposta italiana è la principale per la pace in Ucraina”
La premier ha fatto il punto anche sugli scenari di crisi internazionali, a cominciare dall’Ucraina. “La proposta italiana” del modello articolo 5 della Nato per le garanzie di sicurezza di Kiev è “la principale sul tavolo, un possibile contributo alla pace che la nostra nazione ha fornito penso che dobbiamo esserne fieri”. E su Gaza, “condanniamo l’ingiustificabile uccisione dei giornalisti, un inaccettabile attacco alla libertà di stampa e a tutti coloro che rischiano la vita per raccontare il dramma della guerra”.
“Su Gaza c’è chi scrive mozioni, noi salviamo bambini”
“Non abbiamo esitato un solo minuto a sostenere il diritto all’autodifesa di Israele dopo l’orrore del 7 ottobre – ha proseguito la premier – ma allo stesso tempo non possiamo tacere ora di fronte a una reazione che è andata oltre il principio di proporzionalità mietendo troppe vittime innocenti arrivando a coinvolgere anche le comunità cristiane”. La premier è quindi tornata a chiedere il “cessate il fuoco” e la “liberazione degli ostaggi” da parte di Hamas.
“Rivendichiamo il ruolo ricoperto dall’Italia in questa crisi”, “siamo il primo Paese non musulmano per evacuazioni sanitarie da Gaza. C’è chi scrive le mozioni e chi salva bambini io sono fiera di fare parte dei secondi”.