
Desecretata la deposizione
Speranza sconfessato dal suo ex consigliere Ippolito: “Durante il Covid decidevano lui e Conte, non gli scienziati”
“La desecretazione dell’audizione in commissione Covid di Giuseppe Ippolito, infettivologo che faceva parte della task force, costituisce un altro colpo inferto all’allora Governo Conte e al ministro Speranza”. Così in una nota la deputata Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Covid.
Ippolito: “Noi fornivamo pareri e la politica decideva cosa farci”
“Ippolito – sottolinea la deputata di FdI – ha stroncato la dichiarazione che l’ex ministro della Salute pronunciò alla Camera nel 2020 secondo cui sarebbe stata la scienza e non la politica a orientare le scelte governative contro il Covid, poiché ha detto testualmente ai parlamentari commissari: ‘Noi fornivamo pareri e la politica decideva cosa farci’. In merito alla mancata adozione del piano pandemico del 2006, compulsato dalle domande dei commissari Ippolito ha aggiunto: ‘Il ministro Speranza può dire cosa vuole’, riaffermando così il principio per cui a decidere era la politica. Le parole pronunciate alla Camera dall’allora capo del dicastero della Salute, dunque, non erano nient’altro che un modo per tentare di scaricare la responsabilità di quella scellerata e vessatoria gestione della pandemia sul mondo scientifico”.
Buonguerrieri: “Speranza e Conte devono rispondere dei gravi errori compiuti”
“L’audizione di Ippolito – prosegue Buonguerrieri – ha inoltre fatto emergere l’improvvisazione dell’allora governo giallo-rosso, in quanto ha detto che le scelte venivano adottate in assenza di una linea o di una strategia complessiva, ma solo ‘in base alle necessità’ contingenti, e che ad ogni modo gran parte delle iniziative ‘sono state intraprese tardi e male’. Dichiarazioni, quelle di Ippolito, che confermano ciò che Fratelli d’Italia ha sempre sostenuto, cioè che le decisioni prese durante la pandemia erano prettamente politiche e che la risposta è stata del tutto improvvisata e inadeguata. Dei gravi errori compiuti, pertanto, è la politica che ne dovrà rispondere, primi fra tutti Giuseppe Conte e Roberto Speranza”.
Zedda: “Gestione di Conte e Speranza raffazzonata e dilettantesca”
“Conte, a inizio pandemia, con una sicurezza priva di fondamento, dichiarò in tivù: ‘Siamo prontissimi’. Nulla di più falso – ha commentato Antonella Zedda, vicepresidente dei senatori di Fratelli d’Italia e componente della commissione Covid. “Ippolito ha invece confermato in commissione Covid che mancavano i dispositivi di protezione individuale, i ventilatori, i quali iniziarono ad arrivare solo a luglio 2020, mentre la ricognizione dei posti letto, di cui è responsabile il Ministero della Sanità, venne fatta solo a metà febbraio. La verità è che ogni iniziativa fu presa in maniera improvvisata e tardiva all’interno di uno scenario alquanto confuso. Tutto ciò – conclude Zedda – è di una gravità inaudita e il governo di allora dovrà politicamente rispondere agli italiani di questa gestione raffazzonata e dilettantesca”.
“Sconcertante e preoccupante l’audizione di Ippolito”
Per Francesco Ciancitto, deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Covid., “è stato a dir poco sconcertante e preoccupante scoprire anche che questi esperti non erano ‘istituzionalmente coinvolti nelle decisioni da adottare e che tutta la gestione ‘è stata una situazione estremamente confusa’. Siamo di fronte a quadro disarmante, quello che affossa definitivamente i tentativi del duo Conte-Speranza di sostenere, ancor oggi, che l’Italia fosse pronta ad affrontare la pandemia”.