
L'intervista
Sardone: “Qualsiasi velo integrale va vietato. L’immigrazione clandestina favorisce la radicalizzazione islamica”
“Qualsiasi velo integrale va vietato, in quanto non solo nasconde l’identità di chi lo indossa, ma rappresenta anche una forma di sopraffazione”. A dirlo è la vicesegretaria della Lega ed europarlamentare Silvia Sardone, intervistata dal Secolo d’Italia sul pericolo della radicalizzazione islamica in Italia. È ormai chiaro che sul territorio italiano “abbiamo numerosissimi esempi di proselitismo all’interno di moschee abusive, dove non si sa nulla su cosa venga predicato, da dove provengano i finanziamenti né chi siano gli imam e i frequentatori”. L’europarlamentare del Carroccio ha espresso contrarietà sull’introduzione della dieta Halal nelle scuole “che è considerata crudele nei confronti degli animali, poiché non prevede lo stordimento prima della macellazione”. Inoltre, Sardone ha spiegato che bisogna fare attenzione all’immigrazione incontrollata, perché “facilita l’ingresso degli estremisti nel continente e favorisce la diffusione del radicalismo islamico”.
Perché il burqa andrebbe vietato in Italia?
“Qualsiasi velo integrale va vietato, in quanto non solo nasconde l’identità di chi lo indossa, ma rappresenta anche una forma di sopraffazione, sottomissione e oppressione delle donne in molte comunità musulmane. La Lega ha proposto di rendere più efficace la legge del 1975, che vieta,per motivi di sicurezza pubblica, di coprire il volto in luoghi pubblici. Inoltre, abbiamo proposto l’introduzione di un nuovo reato per punire chi costringe, con violenza o minaccia, un’altra persona a indossare il velo. Personalmente, sarei favorevole anche a vietare il velo, pure quello non integrale, nelle scuole: è evidente che bambine e adolescenti che lo portano non sono né pienamente consapevoli né davvero libere nel farlo”.
La dieta Halal a scuola rischia di sostituire le tradizioni italiane?
“Trovo assurdo introdurre il menù halal nelle scuole, come sta accadendo in molti comuni amministrati dal PD. Non esiste alcuna intesa tra la religione musulmana e lo Stato italiano, quindi che senso ha concedere questo tipo di adeguamento nelle mense scolastiche? In Germania, in alcune scuole, si è arrivati persino a eliminare il maiale e piatti tradizionali come wurstel e stinco per adottare esclusivamente la dieta halal, che è considerata crudele nei confronti degli animali, poiché non prevede lo stordimento prima della macellazione”.
Quali sono i luoghi in cui l’Islam radicale è più pericoloso?
“Abbiamo numerosissimi esempi di proselitismo all’interno di moschee abusive, dove non si sa nulla su cosa venga predicato, da dove provengano i finanziamenti né chi siano gli imam e i frequentatori. Non dimentichiamo, inoltre, la diffusione dell’islam radicale online e, soprattutto, nelle carceri, come documentato in numerosi casi di cronaca. Sul territorio, intanto, stanno iniziando a diffondersi veri e propri ghetti, sul modello fallimentare già visto in Francia e Belgio”.
Dalla Taharrush gamea alle autoflagellazioni in piazza. L’Islam sta diventando una scusa per promuovere la violenza?
“Taharrush Gamea è un fenomeno estremamente pericoloso, che abbiamo visto verificarsi in ben due Capodanni a Milano e che ormai rappresenta una costante in tutta Europa. Deriva da una visione della donna come essere oppresso per motivi religiosi, purtroppo diffusa anche tra le seconde generazioni. Per quanto riguarda le autoflagellazioni, ho assistito personalmente a scene in cui donne erano relegate in secondo piano durante il rito sciita dell’Ashura a Milano, ma anche in numerosi raduni pubblici organizzati per il Ramadan, a Roma e altrove. Una realtà assurda e inaccettabile”.
L’immigrazione clandestina aumenta il rischio di radicalizzazione?
“Non si tratta di un’opinione, ma di un dato di fatto: numerosi terroristi che hanno colpito in Europa sono sbarcati con i barconi, spesso proprio in Italia. L’immigrazione incontrollata facilita l’ingresso degli estremisti nel continente e favorisce la diffusione del radicalismo islamico. Per questo il centrodestra si impegna da sempre a limitare gli arrivi irregolari e a combattere gli scafisti“.