
Occhio a piedi e polpacci
Sarago piranha sulle coste campane, paura tra i bagnanti. L’esperto: i morsi sono dolorosi, ma non è un pericolo
Il Tirreno come il rio delle Amazzoni con i saraghi al posto dei famigerati piranha. Suona come una boutade estiva, ma i bagnanti della Campania e in particolare della Costiera amalfitana sanno benissimo che il fenomeno non è affatto una bufala metropolitana, ma un caso di cui tutti parlano sotto l’ombrellone, mostrando i polpacci e i piedi ricoperti di piccoli morsi, anche sanguinanti.
Gambe, piedi e polpacci bersaglio del sarago piranha
La questione, da argomento di conversazione in spiaggia o al pronto soccorso di qualche località balneare, è finita anche sui giornali nazionali. Il Corriere della Sera ha dedicato alcuni articoli alla vicenda. Gli esperti hanno facilmente identificato l’emulo italico del piranha. Si tratta dell’insospettabile sarago maggiore: in questa estate ha fatto molte vittime, mordendo piedi e gambe dei bagnanti. Per fortuna, i morsi non sono pericolosi come quelli dei famigerati pesci latinoamericani, risultano tuttavia estremante fastidiosi.
Il sarago impazzisce per il caldo e diventa più vorace
Non sarebbe però l’unica specie imputata, a detta del biologo Adriano Madonna: «Capita che lo facciano anche lo sparaglione, l’occhiata, la piccola salpa, la marmora. In genere i pesci che frequentano gli ambienti bassi costieri».
Paolo Guidetti, ecologo marino e direttore della sede genovese della stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, interpellato dal Corriere della Sera, ha argomentato la ragione di queste inconsuete aggressioni: «L’ipotesi per spiegare tale recente comportamento – sottolinea il professore Guidetti – è che l’aumento delle temperature del mare, particolarmente accentuato nelle acque basse, acceleri il metabolismo e dunque l’appetito dei piccoli saraghi. Addentano perciò ogni cosa capiti loro a portata di bocca. Piedi e gambe dei bagnanti compresi».
Tra le vittime di questi morsi c’è perfino chi si è recato al pronto soccorso. «Mi pare un poco eccessivo – commenta Guidetti – e lo dico da vittima. Sono stato morso pure io. Certamente è un po’ doloroso e si sobbalza perché è un evento inaspettato». L’ultimo imprevisto dell’estate per i poveri bagnanti italiani, che certo non sentivano proprio bisogno di queste nuove fameliche specie ittiche.
Nella combo Ansa, la costiera amalfitana, un piranha del Rio delle Amazzoni e un piccolo sarago nostrano.