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Roma, rivolta dei residenti di Casalotti per l’arrivo di un nuovo centro d’accoglienza: “Il quartiere è già saturo”

La protesta e la petizione

Roma, rivolta dei residenti di Casalotti per l’arrivo di un nuovo centro d’accoglienza: “Il quartiere è già saturo”

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 12 Agosto 2025 alle 16:01

Nel quartiere romano di Casalotti, nel complesso “Terra Santa”, sta per sorgere un nuovo centro di accoglienza straordinaria (Cas ndr) per 100 persone gestito dalla Croce rossa. Per le famiglie locali, secondo Il Messaggero, si tratta di una notizia negativa e preoccupante. «Siamo per l’accoglienza, ma non così. In questo quartiere accogliamo già dei migranti, e vogliamo evitare che accanto alla scuola nasca un altro centro di accoglienza», ha spiegato Annalisa Trauzzola, membro di un gruppo di genitori del’Istituto Comprensivo Boccea. Le mamme e i papà sono allarmati per le dinamiche riguardanti la scuola, che oltre a contenere asilo, elementari e medie, accoglie più di mille bambini. Si tratta quindi di una realtà importante per il territorio, che peraltro si trova già vicina al cas Enea, un edificio adibito all’accoglienza che può ospitare al massimo 400 persone.

Nuovo centro d’accoglienza a Casalotti: i genitori della scuola protestano

«Siamo preoccupati – ha proseguito Trauzzola – per il momento gli ospiti del centro Enea non hanno mai dato problemi ai nostri bambini, ma la preoccupazione è che con l’aumento dei migranti il clima possa cambiare. Anche per loro: si verrebbe a creare una situazione spiacevole e il rischio di intolleranza. Saranno bravissimi ragazzi, ma la nostra domanda è: perché proprio vicino a una scuola, dove c’è già un altro centro?». Chissà se qualcuno riuscirà a darle una risposta soddisfacente. Nel frattempo Sabrina Giuseppetti, presidente del XIII municipio eletto con il Pd, ha confermato l’apertura del nuovo centro d’accoglienza: «Purtroppo come municipio non abbiamo avuto nessuna comunicazione ufficiale preliminare, ma abbiamo avuto la conferma dalla Prefettura: sorgerà un Centro di accoglienza straordinaria da due blocchi, ognuno da 50 persone». Al momento, i gestori della struttura stanno scaricando il mobilio  ed è possibile che l’apertura avverrà tra poco tempo.

L’allarme nella comunità per l’arrivo dei migranti

Una raccolta firme è stata promossa su change.org dopo le proteste dei genitori e le preoccupazioni della comunità in generale. La petizione si intitola “Un altro centro accoglienza a Casalotti? No grazie!! Cittadini è istituzioni devono agire”. «Il nostro quartiere Casalotti è saturo – si legge nel comunicato del sito – Oltre ad avere il centro Enea, ora vi sarà un altro centro e questo desta preoccupazione in un quartiere già saturo e carente di servizi. È inammissibile circondare una scuola e rendere un quartiere intero come centro di accoglienza».

Sulla questione è intervenuto anche Daniele Giannini della Lega, che è anche ex presidente del municipio. L’esponente del Carroccio ha definito la struttura come una «scelta sbagliata e inopportuna a maggior ragione perché realizzata in prossimità di una scuola dove ogni giorno studiano centinaia di bambini». Inoltre, «i cittadini vogliono più servizi, aree verdi, un trasporto pubblico efficiente e possibilmente un liceo piuttosto che l’ennesima struttura che crea solo insicurezza e degrado».

Un contenzioso giudiziario…

Sulla struttura che dovrebbe ospitare il Cas c’è anche un contenzioso giudiziario: secondo Il Messaggero è nata come sede del collegio romano dei frati francescani dell’Immacolata e dal 2013 è passata a una gestione laica dopo alcuni contrasti nati all’interno di un’altra associazione. Adesso gli amministratori dovrebbero vendere la struttura a una società privata che ha già versato la caparra d’acquisto. Secondo il patto stipulato con l’acquirente, il valore è di circa 2,1 milioni.

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di Gabriele Caramelli - 12 Agosto 2025