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Roma, il verde urbano “muore di sete”. Ci pensano i cittadini a sopperire al sindaco Gualtieri del “Fast green”

Un boomerang per la giunta

Roma, il verde urbano “muore di sete”. Ci pensano i cittadini a sopperire al sindaco Gualtieri del “Fast green”

Politica - di Guglielmo Pannullo - 9 Agosto 2025 alle 20:50

Con il caldo di agosto, lo stato di salute del verde romano si trova a dover affrontare una crisi senza precedenti. Non per il caldo stagionale in sé, ma per l’assenza completa di cura, gestione e valorizzazione del territorio che la giunta guidata dal sindaco Roberto Gualtieri sta portando avanti. Poche amministrazioni prima di questa avevano realizzato campagne di sensibilizzazione e informazioni in tema ambientale e di restituzione alla cittadinanza di aree verdi, destinate ad essere spazzate via dalla cruda – e secca – realtà dei fatti.
La vera trappola dell’ambientalismo, specie quello ideologico, è quello di cadere nel green washing, ovvero il comunicare in maniera ingannevole un impegno ambientale che non trova riscontro nella realtà, andando a modificare la percezione dei cittadini nel tentativo di creare un’immagine di sostenibilità e ritorno alla natura che, nei fatti, non esiste.

La giunta Gualteri prova a sfruttare la sensibilità ambientale, ma non ci riesce

La malafede politica risiede nel voler sfruttare a proprio vantaggio la crescente sensibilità ambientale che indiscutibilmente sta investendo la nostra società. L’unico scopo di ottenere consenso, magari mediante un reel o un video su Tiktok montato ad arte. Così si distoglie l’attenzione da questioni ambientali o di cura del territorio ben più ampie, come la manutenzione dei tombini per far defluire l’acqua, il tema rifiuti o l’inquinamento atmosferico. Insomma, un populismo verde a tutti gli effetti.
Tuttavia, il web per fortuna non è ad uso esclusivo del sindaco tiktoker. Basta infatti farsi un giro sui social e giudicare da soli lo stato reale delle cose. E no, non è verde.
È dall’inizio dell’estate, infatti, che si susseguono post di cittadini.

Da un lato denunciano la morìa di alberi appena piantumati in tutte le zone della città, dall’altro segnalano e chiedono aiuto e collaborazione per salvare il salvabile e innaffiare in maniera autonoma le piante. Una vera e propria sollevazione dal basso di persone normali che, semplicemente, non accettano di vedere la città desertificata a causa dell’incompetenza amministrativa e operativa della giunta Gualtieri. Ad amplificare questi appelli, poi, hanno contribuito le pagine ‘Welcome to favelas Roma’ e ‘Dillo a Noi Roma’ condividendo, rilanciando e segnalando situazioni di incuria totale. Il ‘Comitato Parchi Colombo’ è fra i primi a segnalare l’assenza di cura nel Parco Falcone e Borsellino, scrivendo che ‘Nonostante il caldo, nonostante chi non ripara l’impianto di irrigazione, nonostante chi continua a sporcare e chi si gira dall’altra parte c’è una bellissima comunità che continua a fare il possibile per i nostri alberi e per noi tutti’.

Le denunce sui social verso l’amministrazione Gualtieri

Le denunce sul ‘Gruppo Amici di Villa Pamphilj’ sono dello stesso tenore, dove fra la segnalazione di alberi pericolanti e alberi che stanno in attesa di piantumazione il primo luglio, non mancano video di alberi secchi o di appelli ad innaffiarli, invitando ‘…tutte le persone sensibili a portare acqua’. Non mancano forme di associazionismo e volontariato ambientale che si muovono per il bene della natura e quindi della collettività: l’associazione “Ripensiamo Roma” ha lanciato la campagna ‘Annaffiami!’ finalizzata all’adozione di un albero o di una pianta per il periodo estivo.

Ultimo in ordine cronologico, il parco di Pietralata denominato ‘La Rambla’, è stato inaugurato il 26 giugno senza sistema di irrigazione funzionante. In questo caso, è stato il consigliere del IV municipio Fabrizio Montanini a ricevere la segnalazione da WTF e a farsi carico dell’irrigazione delle alberature quotidianamente, nonostante il presidente del municipio Massimiliano Umberti (PD) abbia negato il malfunzionamento dell’impianto di irrigazione. “Non ci aspettavamo di essere premiati in Municipio, ma i commenti denigratori sui social del presidente Umberti sono stati veramente spiacevoli”, è stata la risposta di Montanini, scritta sui social, ad un’amministrazione che sembra essere sempre più sconnessa dalla realtà.

Per l’amministrazione dem il verde urbano è diventato un boomerang

Il verde urbano, per Gualtieri e la sua amministrazione, si sta rivelando essere un boomerang. Complice anche la sua sovraesposizione sui social, si moltiplicano i casi di cittadini che narrano l’altra Roma e che allo stesso tempo devono sopperire alle inadempienze del sindaco e alla non-gestione del territorio. Fra aree cementificate e prive di alberature, alberi potati fuori stagione, alberi abbattuti anche se sani, piantumati nel periodo sbagliato e soprattutto mai innaffiati, la gestione del paesaggio e del territorio di Roma è un brutto capitolo di questa amministrazione.

Tanto più se si considera la narrativa che vorrebbe cucirsi, ingiustificatamente, addosso. Sapevamo dell’esistenza del fast fashion, il modello di business dell’industria dell’abbigliamento che produce rapidamente vestiti economici ma usa e getta, andando incontro a mode effimere, passerelle, assenza di qualità e altamente consumista.  Gualtieri ci ha insegnato che esiste anche il ‘Fast Green’, il modello di propaganda politica che si basa su video rapidi con lo sfondo pieno di alberelli che, di lì a poco, non serviranno più a nessuno. O meglio, che non serviranno più al sindaco.

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di Guglielmo Pannullo - 9 Agosto 2025