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Roma, passeggero marocchino aggredisce con una sega l’autista del mezzo che lo sgrida perché sta fumando sul bus

Al volante come in trincea

Roma, choc a bordo: marocchino fuma sul bus e aggredisce con una sega l’autista che lo richiama. Panico tra i passeggeri

Roma, il conducente richiama l'extracomunitario che sta fumando sul mezzo pubblico: "Non si fuma sul bus". Il passeggero "sgridato" lo assale con furia cieca con una sega e semina il terrore tra la gente

Cronaca - di Greta Paolucci - 11 Agosto 2025 alle 14:43

Roma, 42enne marocchino fuma sull’autobus e con una sega aggredisce l’autista che lo richiama al rispetto di norme, sicurezza e civile convivenza su un luogo di pubblico. E finisce che l’aggressore scende dal mezzo di trasporto in manette, arrestato dalla Polizia dopo aver aggredito il malcapitato conducente, venerdì scorso a Largo Fausta Labia, in zona Fidene della capitale. Secondo quanto ricostruito l’autista, di 51 anni, si sarebbe semplicemente limitato a invitare il passeggero a non fumare a bordo. E lui, per tutta risposta, lo ha aggredito brutalmente con una sega.

Caos, panico e momenti di violenza e concitazione, sono culminati poi con l’arrivo dei soccorritori che hanno trasportato il dipendente della linea di trasporti capitolina in codice giallo all’Ospedale Vannini. Mentre gli agenti hanno provveduto a neutralizzare la minaccia arrestando l’aggressore con l’accusa di lesioni aggravate. Ma procediamo con ordine.

Choc sul bus a Roma: passeggero marocchino fuma poi, richiamato, assale l’autista con una sega

Ripartiamo dunque dall’ennesimo episodio di violenza a bordo dei mezzi pubblici romani, dove un banale richiamo al rispetto delle regole si è trasformato in una efferata aggressione. Succede tutto venerdì scorso, a Largo Fausta Labia, zona Fidene alla periferia della città eterna, dove un autista di autobus di 51 anni nell’esercizio delle sue funzioni è stato aggredito con una sega da un passeggero straniero solo per averlo ripreso perché fumava a bordo del mezzo.

Una reazione feroce, inaspettata

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’autista avrebbe semplicemente invitato il 42enne di nazionalità marocchina a spegnere la sigaretta, come previsto dal regolamento e dal buon senso (civico). La reazione del passeggero è stata però inaspettata. E feroce: invece di scusarsi o obbedire, infatti, l’uomo ha estratto una sega e si è avventato con furia sul conducente. Il quale, sotto shock e ferito, è stato soccorso e trasportato in codice giallo all’ospedale Vannini, dove ha ricevuto le cure necessarie. Fortunatamente, le sue condizioni non sarebbero gravi.

Alla faccia del rispetto della civile convivenza…

L’episodio, neanche a dirlo, ha riacceso i riflettori sulla crescente insicurezza che vivono quotidianamente gli autisti e il personale dei trasporti pubblici, spesso bersaglio di aggressioni verbali e fisiche per motivi futili. Un fenomeno che richiede interventi urgenti e mirati per garantire la sicurezza di chi lavora e di chi viaggia. Le forze dell’ordine sono intervenute rapidamente, riuscendo ad assicurare l’aggressore alla giustizia. Ma resta l’amaro in bocca per un gesto di inaudita violenza che ha ulteriormente minato la serenità e la civile convivenza.

Marocchino fuma sul bus e aggredisce l’autista con una sega: sos sicurezza sui mezzi pubblici

E sul tavolo della discussione resta il tema della violenza a bordo dei mezzi pubblici romani, che anche con quest’ultimo caso ha raggiunto un nuovo, preoccupante picco. Sì, perché la dinamica dei fatti, ricostruita dalle forze dell’ordine, è agghiacciante nella sua brutalità e ingiustificata ferocia. Quella agita e ostentata da un passeggero che, incurante delle norme e della sicurezza altrui, ha iniziato a fumare tranquillamente all’interno del mezzo. L’autista a quel punto ha educatamente richiamato l’uomo, chiedendogli di spegnere la sigaretta, come sarebbe stato suo dovere fare. La risposta, purtroppo, non è stata quella declinata a un’obbedienza civile. Ma una reazione di inaudita violenza. Un gesto criminale che ha messo in pericolo l’incolumità di un pubblico ufficiale e la sicurezza dei passeggeri, nel frattempo atterriti dal terrore.

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di Greta Paolucci - 11 Agosto 2025