
Era stato arrestato a Milano
Resta in carcere la spia cinese accusata di voler alterare i vaccini Covid. I giudici: “Gravi indizi di colpevolezza”
Sull'uomo, colpito da mandato di arresto internazionale, pesano gravi indizi formulati dall'FbI: insieme ad hacker cercò di venire in possesso di segreti di Stato
Deve restare in carcere, in attesa della conclusione del procedimento sulla richiesta di estradizione, Zewei Xu, il cinese 33enne arrestato il 3 luglio scorso dalla Polizia a Malpensa su mandato degli Usa, che lo accusano di aver fatto parte di un team di hacker che avrebbe carpito informazioni anche su terapie e vaccini anti-Covid nel 2020. Lo ha deciso la quinta sezione penale della Corte d’Appello di Milano, che ha respinto l’istanza della sua difesa, indicando nell’ordinanza i “gravi indizi di colpevolezza”, contenuti nel “materiale di indagine” dell’inchiesta dell’ FbI, e soprattutto il “pericolo di fuga”.
La spia del Covid e il precedente russo
La difesa, coi legali Enrico Giarda e Simona Candido, nell’udienza dei giorni scorsi aveva fatto presente che il 33enne, se la Corte aveva dato l’ok agli arresti domiciliari, avrebbe atteso la conclusione del procedimento in un appartamento preso in affitto a Milano, proprio per questo, dalla moglie. E avevano fatto anche un riferimento implicito al caso Uss, ossia quello dell’imprenditore figlio di un oligarca vicino a Putin che, mentre si era in attesa dell’udienza in Cassazione sul ricorso contro la consegna agli americani, riuscì a fuggire dai domiciliari, nel marzo 2023. Con tanto di intervento disciplinare del ministro Carlo Nordio sui giudici milanesi, poi assolti dal Csm.
Una vicenda torbida
Una vicenda che, per la difesa del cittadino cinese, non può però pesare portando a confermare comunque la detenzione in carcere per il giovane, perché si tratta di casi diversi. Per i giudici milanesi, invece, il 33enne può fuggire. La difesa, che ha fatto notare che l’uomo non ha né soldi né passaporto per andarsene dall’Italia, presenterà ricorso in Cassazione. Il mandato di arresto internazionale firmato dagli Stati Uniti conteneva dettagli e informazioni sul ruolo che l’uomo avrebbe avuto nel tentare di carpire segreti e procedure durante la fase di realizzazione e sperimentazione del vaccino contro la pandemia.