
I guai di Elly Schlein
Regionali, Pd nel caos: in Puglia attacco a Renzi, in Calabria è sfida tra Irto e Tridico: rischio scissione nel campo largo
Il leader di Italia Viva attacca Emiliano suscitando l'ira dei democratici pugliesi. In Calabria se salta l'eurodeputato dei 5S la soluzione alternativa è il segretario regionale piddino. Ma c'è il rischio di una divisione
Non c’è pace per il Pd in vita delle regionali d’autunno. Sono due le regioni a tenere banco, la Puglia e la Calabria, dopo che in Campania è stato trovato l’accordo per la candidatura di Roberto Fico in cambio della cessione del partito alla famiglia De Luca. Scoppia la polemica con Italia Viva in Puglia, mentre è sfida tra Irto e Tridico per la designazione in Calabria.
L’attacco a Renzi: “Nessuna ingerenza”
Nella querelle pugliese tra Antonio Decaro e Michele Emiliano, (con il primo che per accettare la candidatura a presidente non vuole il secondo nelle liste) si è inserito Matteo Renzi. Come al solito da guastafeste. Il leader di Italia Viva rivolgendosi proprio ad Emiliano gli ha detto che, “è tempo di farsi da parte“. Una cosa che non è piaciuta per niente ai dirigenti del Pd che hanno risposto a muso duro al senatore fiorentino: “Non vogliamo ingerenze”. Domani, 13 agosto, Michele Emiliano sarà a Roma per discutere del suo futuro. Che resta appeso a un filo. E con Italia Viva per nulla contenta di quanto sta accadendo.
La Calabria e il silenzio di Schlein
In Calabria il fronte del centrosinistra si è riunito trovando una quadra sulle sigle: Pd, Avs, Cinquestelle, Azione, Italia Viva e socialisti saranno insieme ma non si conosce ancora il nome del candidato che sfiderà, il 5 e 6 ottobre prossimi, Roberto Occhiuto. I partiti riunitisi a Lamezia Terme sono disposti a dire si ai Cinquestelle solo a condizione che il candidato sia Pasquale Tridico, europarlamentare. Che, però, al momento, nicchia. Se salta Tridico, l’unico nome possibile sarà quello di Nicola Irto, segretario regionale e senatore del Pd. Per il momento anche qui c’è da registrare il silenzio di Schlein. Che rischia di andare incontro a un’ennesima scissione.
Nelle mani di Conte
Anche in Puglia ma soprattutto in Calabria Elly Schlein dimostra sempre di più di essere subalterna a Giuseppe Conte. Al quale ha concesso finanche il bis, dopo la Campania, di un’altra presidenza regionale. Per il resto, non si avverte la leadership del partito di maggioranza relativa della coalizione. Forse perché non esiste.
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