
Candidato del campo largo
Povera Calabria, arriva Tridico, l’uomo del reddito di cittadinanza. Il suo ha superato i 24mila euro al mese
Il certificato di morte del Movimento 5 Stelle è stato firmato a mezzogiorno di sabato 23 agosto a Lamezia Terme: con la candidatura di Pasquale Tridico a governatore della Calabria, quel che resta dei valori fondanti del pensiero grillino finisce definitivamente nel dimenticatoio. Proprio l’europarlamentare del M5s designato a guidare il campo largo ha rappresentato l’alfa e l’omega della parabola pentastellata.
Povera Calabria, arriva il Tridico
Vi ricordate il pauperismo di Beppe Grillo, che dipingeva i suoi eletti come campioni di una visione francescana della politica? E gli insulti contro la Casta, con tanto di nomi, cognomi, prebende, benefit dei politici, dirigenti statali di turno? Tutto dimenticato, sgretolato in cupio dissolvi che ha trascinato per primo il suo fondatore, ormai relegato nella sua dimora sulla spiaggia tra la Toscana e le Liguria.
Il lettore (elettore) ha la memoria del pesce rosso: il tempo di un giro di acquario, che nel mondo reale equivale a pochi mesi, ed è tutto dimenticato. Urge una ricerca su Google? Pasquale Tridico è quel boiardo di Stato che si è raddoppiato in piena pandemia lo stipendio da presidente dell’Inps. Stipendio aumentato con effetto retroattivo. Lo stesso Tridico, piazzato dai Cinquestelle, passato alla storia per il caos della gestione della cassa integrazione e del bonus delle partite Iva, in piena emergenza Covid e per il reddito di cittadinanza a pioggia. Mentre milioni di cittadini italiani attendevano l’assegno, il suo di assegno, passava da 62mila a 150mila euro di retribuzione annui. Circa il 50% in più di quanto guadagnato dal suo predecessore. Senza dimenticare la quota di arretrati di circa centomila euro.
Dai disoccupati francescani ai boiardi di Stato: Conte cambia registro
Tra i primi a difenderlo, intervenne provvidenzialmente Marco Travaglio sul Fatto quotidiano sostenendo che non c’era scandalo. Per la cronaca, proprio Il Fatto quotidiano ha contribuito con 60mila euro l’anno (per il 2023) al reddito del povero (si fa per dire) Tridico. L’importo della consulenza (pari a 60mila euro) venne fuori spulciando i documenti sulla dichiarazione dei redditi che lo stesso Tridico ha dovuto consegnare agli uffici di Bruxelles dopo l’elezione al Parlamento europeo nel 2024.
Il candidato governatore in Calabria è infatti membro del Consiglio scientifico della scuola di formazione del Fatto. Il che fa anche immaginare come il giornale di Travaglio tratterà la campagna elettorale in questione. Un “Forza Pasquale” in formato cartaceo?
Tornando al reddito di Tridico: sommando 150mila euro dell’Inps, i 60mila del Fatto, vanno aggiunti gli ottantamila euro come professore ordinario di politica economica all’Università Roma tre. Il tutto, nella dichiarazione dei redditi 2024 per un totale 290mila euro (24mila e rotti al mese). Sui suoi redditi da europarlamentare ultimi bisognerà attendere la banca dati di Bruxelles, perché anche la super trasparenza pentastellata dei primi anni è passata di moda.
Insomma, seppellita l’era del saio e dei francescani, si passa a quella della pochette e dei boiardi di Stato: Tridico, 50 anni a settembre, incarna tutto sommato il prototipo del perfetto del nuovo politico contiano. La povertà vista dall’attico. Perché ai tempi di Conte, 5 Stelle più che a un Movimento si addice a un resort.