
Ottimizzazione dei tempi
Ponte sullo stretto, parla l’esperto: “Così agevolerà la vita a migliaia di cittadini ogni giorno”
Enrico Folgori, presidente della Feoli (Federazione Europea Operatori Logistica Integrata) plaude all'opera e rispoinde ai "no Ponte". Il trasferimento veloce delle merci consentirebbe alle aziende costi decisamente minori. Un'opera di questo tipo agevolerebbe anche il settore del turismo
“L’Italia ha un bisogno disperato d’infrastrutture e grandi opere. E con lei ne hanno bisogno migliaia d’imprese, il suo sistema economico, i suoi cittadini”. Così in una nota Enrico Folgori, presidente della Feoli (Federazione Europea Operatori Logistica Integrata). Inoltre, l’esperto ha spiegato che l’associazione “sostiene il progetto di realizzazione del ponte sullo stretto di Messina. Un’infrastruttura da 13,5 miliardi euro più un altro miliardo di opere complementari che avrà un impatto economico pari a 23,1 miliardi come contributo sul pil nazionale”. Peraltro la nuova infrastruttura, come ha spiegato Folgori, potrebbe avere anche un risultato positivo sull’occupazione: “La sua sola realizzazione comporterà 120mila posti di lavoro. Ma soprattutto avrà una ricaduta enorme sul sistema logistico e trasportistico, con una capacità massima di seimila veicoli e con la possibilità di far transitare duecento treni al giorno”.
Ponte sullo stretto: i vantaggi della percorrenza e l’efficienza del sistema logistico
Il presidente della Feoli ha poi rimarcato che “i tempi di percorrenza” della strada futura “consentiranno di far oltrepassare lo stretto alle automobili in un’onda e ai mezzi pesanti in un’ora e mezza. Ciò consentirà di agevolare la vita a migliaia di cittadini che ogni giorno attraversano lo stretto di Messina per lavoro, studio o turismo”. Ma soprattutto, il ponte “renderà più efficiente il sistema logistico nazionale, consentendo alle imprese di spostare più velocemente a costi estremamente minori e concorrenziali tonnellate e tonnellate di merci, consentendo efficienza e ricadute positive sui consumatori”. In conclusione, “auspichiamo che il governo introduca quelle altre infrastrutture necessarie a rendere l’Italia sempre più competitiva in Europa e nel mondo“.