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Nawrocki insediamento presidente Polonia

Varsavia in festa

Polonia, Nawrocki giura da presidente: “No all’immigrazione clandestina”. Fidanza: “Giornata storica per i conservatori”

Il nuovo presidente presta giuramento, sostenuto dal PiS e accolto con entusiasmo dai vertici dell’Ecr e dal popolo polacco dice "basta all’immigrazione clandestina". Il capogruppo di Fratelli d'Italia a Bruxelles: "Svolgerà un ruolo politico fondamentale per riaffermare lo stato di diritto". Giordano: "È il segno di un’Europa che sceglie ancora di virare a destra"

Europa - di Alice Carrazza - 6 Agosto 2025 alle 17:38

Karol Nawrocki ha giurato. La Polonia ha un nuovo presidente, e con lui un nuovo orizzonte politico. Quarantadue anni, storico, uomo senza partito ma non senza radici. Nawrocki succede ad Andrzej Duda e nel suo primo discorso alle Camere ha tracciato una linea netta: «Sarò la voce dei cittadini che vogliono sovranità e sicurezza». Ha parlato a braccio per mezz’ora — come racconta la delegazione di Fratelli d’Italia invitata alla cerimonia di insediamento — ricevendo applausi scroscianti. Ha marcato il territorio. Ha detto tutto ciò che il Paese aspettava da mesi.

Nawrocki: “No all’immigrazione clandestina, sì alla Polonia”

«No all’immigrazione clandestina». Nel discorso d’insediamento Nawrocki non ha lasciato spazio a fraintendimenti: «Sosterrò ovviamente i rapporti all’interno dell’Unione Europea, ma non accetterò mai che l’Unione ci sottragga poteri, soprattutto in materie che non sono previste dai trattati europei». Poi la stoccata, netta, al governo globalista di Donald Tusk: «Non è possibile continuare a governare in questo modo, e la Polonia non dovrebbe apparire come oggi». Applausi, cori, il suo nome scandito dai deputati del PiS e dai conservatori di tutta Europa. Dall’altra parte dell’emiciclo, silenzio e volti tirati.

Fidanza: “Una grande giornata per la famiglia di Ecr”

La delegazione del partito dei Conservatori e riformisti europei era presente in aula al completo: il presidente Mateusz Morawiecki, i vice Carlo Fidanza e George Simion, insieme al segretario generale Antonio Giordano. «Inizia oggi una nuova stagione per la Polonia — sentenzia Fidanza — Il neo presidente Nawrocki svolgerà un ruolo politico fondamentale per riaffermare lo Stato di diritto». Poi il capogruppo di Fratelli d’Italia al Bruxelles aggiunge: «Per la famiglia di Ecr è una grande giornata, che apre alla speranza che presto possa tornare un governo conservatore anche in Polonia che lavori in sempre più stretta collaborazione con il governo Meloni».

Giordano: “L’Europa che sceglie ancora di virare a destra”

Il deputato Giordano rincara: «Ha dimostrato plasticamente di essere un politico conservatore con le idee veramente chiare». Resta colpito da un dettaglio non di poco conto: «Narwkocki ha tenuto un discorso di trenta minuti completamente a braccio, cosa inusuale per un neoletto presidente della Repubblica. Oltretutto, coperto d’applausi». Poi l’analisi più strutturata: «Oggi Varsavia ci insegna che la vera forza sta nella continuità. Il neopresidente Nawrocki è l’erede naturale del solco già tracciato da Andrzej Duda, ma con l’ambizione di portare il conservatorismo polacco a un nuovo livello strategico. È il segno di un’Europa che sceglie ancora di virare a destra».

Tusk incassa la sconfitta. Ma si lamenta

Il volto scuro di Donald Tusk durante il giuramento ha detto molto più di mille parole. Parole che, poi però, sono arrivate. In un video diffuso poco prima dell’insediamento, il primo ministro ha commentato: «Voglio rivolgermi a tutti i polacchi per i quali oggi è un giorno triste e deludente. So benissimo come vi sentite. Vi capisco». L’altro uomo della coalizione dei volenterosi — quella dei compagni Macron e Starmer — continua: «Abbiamo tutti creduto che l’onestà, la bontà e l’amore potessero prevalere. Ciò che è accaduto mette seriamente alla prova la nostra fede».

Un lamento. Il solito, l’ennesimo. Nawrocki ha già fatto intendere che userà il veto presidenziale per bloccare l’agenda liberal di Tusk. E la coalizione di governo non ha i numeri per scavalcarlo.

Nawrocki traccia la rotta

Il neopresidente ha detto chiaro e tondo: «Non promuoverò né nominerò giudici che minano l’ordine costituzionale e giuridico della Repubblica di Polonia». Una dichiarazione che suona come un avviso a Waldemar Żurek, il nuovo ministro della Giustizia, impegnato a smantellare il sistema giudiziario costruito sotto l’esecutivo targato PiS.

Sicurezza, esercito e sovranità: la linea del presidente

Il nuovo presidente si è detto determinato a fare della Polonia la principale potenza terrestre dell’Europa all’interno della Nato: «Sosterrò ogni sforzo per modernizzare l’esercito». Ha promesso collaborazione piena con gli Stati Uniti e attenzione alla sicurezza del fianco orientale.

Sul piano interno, ha ribadito la sua ferrea opposizione all’aumento dell’età pensionabile, alla pressione fiscale, all’immigrazione fuori controllo. Ha proposto un piano per la costruzione di nuove abitazioni, rivolgendosi a quella parte di sinistra parlamentare che rende sempre più instabile la coalizione di governo.

Una presidenza che cambierà gli equilibri

Nawrocki non è un uomo accomodante. Il suo stile è diretto, senza fronzoli. Ha affrontato lo scandalo del suo passato — tra hooliganismo, accuse mai dimostrate, indagini archiviate — con una frase che è già un manifesto: «Ho vinto nonostante la propaganda elettorale e le menzogne. Nonostante il teatro politico e il disprezzo. E perdono, da cristiano». Nessuna concessione.

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di Alice Carrazza - 6 Agosto 2025