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Pesto tossico: quali sono i lotti ritirati in 1200 supermercati italiani. L’annuncio del ministero della Salute

Vasetti da 190 grammi

Pesto tossico: quali sono i lotti ritirati in 1200 supermercati italiani. L’annuncio del ministero della Salute

Cronaca - di Redazione - 23 Agosto 2025 alle 20:11

L’annuncio campeggia sul sito del ministero della Salute dal 21 agosto 2025 ed è relativo a una delle salse più consumate dagli italiani: il pesto. Un ritiro dal commercio che riguarda oltre 1200 supermercati e punti vendita che fanno riferimento al noto marchio di distribuzione Eurospin.

Pesto ritirato per rischio chimico

Nello specifico, il Ministero della Salute ha pubblicato un richiamo per rischio chimico su tre lotti di pesto di pistacchio della linea Delizie del Sole di Eurospin, prodotti dall’azienda Marullo SpA. Si tratta dei D2501784, D2501816, D2501824, in vasetti di vetro da 190 grammi, con scadenza 30/06/2026. Il rischio è legato alla presenza di aflatossine all’interno, oltre i limiti di legge. Se un vasetto di questi lotti è stato comprato l’invito rivolto è di non consumarlo e di riportarlo al punto vendita. I lotti dovrebbero esser già stati rimossi dai punti vendita in queste ore.

Che cosa sono le aflatossine e perché sono pericolose

Le aflatossine sono micotossine prodotte da due specie di Aspergillus, un fungo che si trova soprattutto in zone caratterizzate da clima caldo e umido. Poiché le aflatossine sono note per le loro proprietà genotossiche e cancerogene, l’esposizione del consumatore tramite gli alimenti deve essere mantenuta quanto più bassa possibile.

L’esposizione alle aflatossine può avere gravi conseguenze per la salute umana e animale. Sono state riconosciute come cancerogene per l’uomo dalla Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). L’aflatossina B1 in particolare è considerata la più rischiosa per l’origine del cancro e l’ingestione elevata può causare avvelenamento acuto, con sintomi quali nausea, vomito, dolori addominali, epatite e persino insufficienza epatica fulminante. L’esposizione cronica a basse dosi, invece, può portare allo sviluppo di tumori, soprattutto al fegato, oltre a danni al sistema immunitario e possibili effetti sulla crescita e sullo sviluppo.

Sintomi: nausea, vomito, dolori addominali

Sono particolarmente vulnerabili all’esposizione di queste micotossine i Paesi in via di sviluppo, dove le condizioni climatiche favoriscono la diffusione dei funghi e i controlli sugli alimenti sono spesso meno efficaci. Inoltre, alcune categorie di popolazione come bambini, donne in gravidanza e persone malnutrite sono maggiormente suscettibili agli effetti nocivi di tali sostanze.

 

 

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di Redazione - 23 Agosto 2025