CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Cecilia De Astis

La vittima aveva 71 anni

Pensionata travolta e uccisa a Milano da un’auto con targa straniera: è caccia alla baby gang

L'impatto nella zona sud. Fatale l'alta velocità. Gli inquirenti setacciano le immagini delle telecamere per risalire all'autore dell'omicidio stradale

Cronaca - di Renato Sandri - 11 Agosto 2025 alle 19:18

Tragedia a Milano dove una donna, Cecilia De Astis, di 71 anni, è stata investita da un’auto in corsa. L’incidente è avvenuto in via Saponaro, nel quartiere milanese Gratosoglio, a sud della città ma l’aspetto più inquietante è che all’interno della macchina, una Citroen rubata, c’erano quattro ragazzini. Che ora sono ricercati dalle forze dell’ordine.

L’incidente fatale

Stando a quanto ricostruito ,Cecilia De Astis stava attraversando le strisce pedonali quando è stata travolta. I soccorsi sono stati allertati subito e sul posto si sono precipitati gli operatori sanitari del 118, arrivati con un’automedica e un’ambulanza. Purtroppo ogni tentativo è stato inutile.

Fatale l’alta velocità

Secondo gli investigatori, l’auto che ha travolto e ucciso Cecilia De Astis in via Saponaro stava procedendo in direzione del centro. All’altezza del civico 40 il conducente avrebbe perso il controllo della macchina, saltando il cordolo e invadendo un’area verde che separa la strada dalla sede tranviaria. A quel punto la settantunenne, che si trovava a piedi, è stata investita ed è sbalzata di alcuni metri. L’auto viaggiava a una velocità elevata. Dopo l’impatto, alcuni testimoni hanno visto quattro ragazzi fuggire a piedi dal veicolo.

L’auto era rubata

La Citroen Ds4, la macchina che ha investito la signora De Astis, era di proprietà di un giovane francese ed era stata rubata. Il ragazzo transalpino aveva sporto regolarmente denuncia.

Aperta l’indagine per omicidio stradale

La Procura della Repubblica di Milano ha aperto il fascicolo contro ignoti per omicidio stradale. Il punto cruciale, anche ai fini della pena, sarà determinare chi fosse alla guida e se il colpevole sia maggiorenne. In caso contrario, ovviamente, l’indagine passerebbe per competenza alla procura minorile.

Gli inquirenti stanno verificando le immagini delle telecamere poste dinanzi all’area e nei punti intersecati per risalire al responsabile.

Pagherà solo chi era alla guida

I quattro ragazzi dovranno certamente rispondere, in concorso, del furto della macchina ma l’omicidio stradale riguarderà solo chi era alla guida, per il principio ineludibile della responsabilità soggettiva della pena. Che sarà notevolmente inferiore nel caso in cui il conducente non avesse compiuto la maggiore età.

La pena detentiva prevista per l’omicidio stradale, che varia da 2 a 7 anni, può essere modulata tenendo conto della minore età dell’imputato e delle sue capacità di comprendere e volere. Di fatto non c’è differenza tra minorenni e maggiorenni ma nel primo caso le possibilità di ottenere attenuanti sono pressoché certe.

 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Renato Sandri - 11 Agosto 2025