
La reazione tedesca
Netanyahu: “Occuperemo Gaza”. E la Germania sospende la fornitura di armi a Israele
Il premier israeliano Netanyahu ha ribadito la volontà di occupare Gaza, consegnandola ai paesi arabi moderati per costruire un’area che isoli Hamas e che sradichi il terrorismo. Il gabinetto miliare gli ha dato pieno mandato. Le reazioni geopolitiche fanno registrare una preoccupazione da parte della Cina, la condanna dell’Onu e una dichiarazione del ministro delle finanze di Tel Aviv che parla di cancellazione della Palestina.
La riunione di gabinetto
Il Gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato la proposta del Primo Ministro Benjamin Netanyahu di occupare la città di Gaza.
Nella dichiarazione non è stato utilizzato il termine “occupazione”, bensì il termine “presa di controllo”, a causa delle implicazioni legali per la popolazione civile nell’enclave, ha riportato Ynet.
Le condizioni: il disarmo di Hamas e il rilascio degli ostaggi
Il Gabinetto di sicurezza ha inoltre adottato cinque principi per porre fine alla guerra, ovvero il disarmo di Hamas, la restituzione di tutti gli ostaggi, sia vivi che assassinati, la smilitarizzazione della Striscia di Gaza, il mantenimento del controllo di sicurezza sulla Striscia di Gaza da parte di Israele e l’esistenza di un governo civile non controllato né da Hamas né dall’Autorità Nazionale Palestinese.
Il Ministro israeliano: “Cancellare la Palestina”
“L’obiettivo di Israele deve essere quello di cancellare lo Stato palestinese, optando per un’espansione degli insediamenti in Cisgiordania, ed evitare così il ripetersi di un altro attacco sullo stile di quello accaduto il 7 ottobre del 2023 per mano di Hamas. Lo ha detto il ministro delle Finanze israeliano, Bezael Smotrich, citato dal quotidiano israeliano “Times of Israel”. Smotrich ha affermato di “stare lavorando per ricostituire gli ex insediamenti israeliani di Ganim e Kadim, nella Cisgiordania settentrionale, evacuati in base al disimpegno israeliano dalla Striscia di Gaza nel 2005″, precisando che “il popolo di Israele, dopo aver redento il peccato di Gaza, vuole correggere anche il peccato della Samaria settentrionale (denominazione biblica per riferirsi ai territori della Cisgiordania)”
Il no dell’Onu al piano di Netanyahu
Il piano del governo israeliano per una presa militare completa della Striscia di Gaza deve essere “immediatamente fermato”. È l’allarme lanciato dall’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk. Per Turk, ” Il piano viola inoltre il principio del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese e ostacola in modo diretto la realizzazione della soluzione a due Stati, riconosciuta a livello internazionale”.
La Cina : “Preoccupazione per occupazione di Gaza”
A reagire con preoccupazione anche la Cina. Il portavoce del ministero degli esteri di Pechino ha invitato Israele, “a cessare immediatamente le sue azioni pericolose“. L’unica via per alleviare la crisi umanitaria a Gaza e garantire il rilascio degli ostaggi,” è un cessate il fuoco immediato”. Il portavoce ha aggiunto che “una risoluzione completa del conflitto a Gaza dipende da un cessate il fuoco; solo così si potrà aprire la strada a una de-escalation e garantire la sicurezza regionale”.
La reazione di Berlino: niente più armi ad Israele
Il governo federale tedesco ha annunciato che, fino a nuovo ordine, non autorizzerà esportazioni di armamenti che potrebbero essere impiegati nella Striscia di Gaza. La decisione arriva dopo l’approvazione, da parte del gabinetto israeliano, del piano del premier Benjamin Netanyahu per assumere il controllo di Gaza City nell’ambito della lotta a Hamas.
Il cancelliere Friedrich Merz, riferisce la Welt, ha espresso “profonda preoccupazione per le sofferenze persistenti della popolazione civile” e ha chiesto a Israele di migliorare “in modo completo e sostenibile” la situazione umanitaria e di evitare qualsiasi passo verso l’annessione della Cisgiordania.
“Nella Striscia di Gaza sofferenze perduranti”
“L’azione militare ancora più dura dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza, approvata ieri sera dal governo israeliano, rende sempre più difficile, dal punto di vista del governo tedesco, ravvisare come raggiungere gli obiettivi”, ha affermato il cancelliere Merz nella dichiarazione. “Il governo tedesco rimane profondamente preoccupato per le perduranti sofferenze della popolazione civile nella Striscia di Gaza”. Dopo “i giusti passi compiuti negli ultimi giorni”, Israele deve continuare a migliorare in modo totale e sostenibile la situazione umanitaria a Gaza, ha chiesto Merz per il quale inoltre non dovrebbero essere intraprese ulteriori azioni in direzione di un’annessione della Cisgiordania.
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