
Accade a Cerignola
“Meglio trattare con la mafia che morire”, il video del consigliere della lista Emiliano. Poi corregge il tiro: una provocazione
È bufera sul centrosinistra pugliese e dall’invito di un consigliere comunale di Cerignola a trattare con la mafia. In un video pubblicato su Facebook, il consigliere comunale del Comune in del Foggiano Michele Romano, eletto nella lista “Con Emiliano”, sul tema della lotta alla criminalità e alla mafia, ha posto un dubbio: “Facciamo la trattativa a tutti i livelli o accettiamo la sfida? E, se accettiamo la sfida – afferma – quanti eroi o martiri abbiamo? Si parte da eroi e si può diventare martiri. Da oggi sono aperte le iscrizioni. Si può andare all’assessorato alla Legalità e dire voglio far parte. Dopodiché vediamo se ci conviene cominciare una guerra o se ci conviene fare una trattativa”. “Vediamo – conclude – se riuscite a capire il senso ironico e tragico di quello che vi sto dicendo”.
Su queste parole intervengono FdI, con il deputato Giandonato La Salandra; e la Lega con il consigliere regionale Joseph Splendido. Il primo afferma che è “grave l’uscita di un esponente della maggioranza che di fatto invita ad accettare la malavita o immolarsi”.
“Così – sottolinea La Salandra – la legalità diventa un tema opzionale, mentre sindaco e assessore alla Sicurezza, social a parte, nei fatti disertano a persino i vertici in Prefettura, nonostante Cerignola sia citata nei report della Dia come epicentro di una perniciosa malavita imprenditoriale”. Per Splendido, “le parole pronunciate dal consigliere Michele Romano, secondo cui l’unica alternativa alla sicurezza a Cerignola sarebbe ‘trattare con la mafia o morire’, rappresentano un’agghiacciante oltraggio alle Istituzioni e alla memoria di chi combatte la criminalità. È incomprensibile che un rappresentante delle istituzioni riduca in scacco la Prefettura, il Ministero e l’intero sistema di legalità, dichiarando inutili gli strumenti ufficiali, e suggerisca normalizzare i patti con la criminalità organizzata”.
FdI: frasi gravi che minano la credibilità delle istituzioni
Dura anche la nota del Dipartimento Provinciale Legalità e Sicurezza di Fratelli d’Italia – Foggia, insieme al coordinamento cittadino di Cerignola, ha chiesto le dimissioni immediate di Michele Romano, consigliere comunale di Cerignola, dopo le sue dichiarazioni pubbliche in merito a una possibile “trattativa con la delinquenza organizzata”. “Un’affermazione del genere, pronunciata da chi ricopre un ruolo istituzionale, non solo è inaccettabile ma mina gravemente la credibilità delle istituzioni locali e la fiducia dei cittadini nella politica sana”, si legge nella nota.
La correzione del consigliere di Cerignola
Dopo le polemiche, Romano ha corretto il tiro sostenendo in un altro video che si trattava solo di una provocazione. Spero che questo “rumore” possa servire alla causa. Forse ho sollevato il coperchio di una pentola molto grande e molto calda. Purtroppo non godo dell’ immunità parlamentare. Ma accetto lo stesso il rischio di mettermi in discussione sapendo di non commettere un reato”. “Non ho accusato nessuno. Ho ‘semplicemente’ denunciato un sistema malato che non riesce a correggersi. Si sbaglia pensando di curare una malattia concentrandosi sul sintomo (febbre). Purtroppo il sacrificio di molti poliziotti, magistrati, carabinieri, politici e gente comune (eroi e martiri) non è stato sufficiente”, conclude l’esponente dem. Una conclusione che non ha convinto tutti.