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Comandante Luongo

Une tesi assurda

L’Unità infanga i carabinieri sul caso Almasri, la risposta dell’Arma: “Offensivo tirare in ballo la nostra professionalità”

Per il giornale che fu del Pci i militari si sarebbero, "vendicati del governo". Il Comando generale ribadisce la serietà e la compostezza di un'istituzione che è al servizio dello Stato e non di giochi politici

Politica - di Paolo Cortese - 9 Agosto 2025 alle 15:34

L’Unità infanga l’arma dei Carabinieri sul caso Almasri, con una forte risposta del Comando generale dell’Arma che smentisce la ricostruzione fantasiosa di quello che fu il giornale ufficiale del Pci. Per il giornale, i carabinieri si sarebbero addirittura vendicati del governo, essendo stati esclusi dai procedimenti che hanno portato all’espulsione del generale libico. Una tesi che l’Arma, giustamente, respinge e considera offensiva.

Il caso sollevato dall’Unità: i carabinieri contro il governo

Nell’articolo pubblicato dal giornale diretto da Piero Sansonetti, si legge testualmente: ” Su Almasri, i carabinieri sono i veri protagonisti dell’indagine che ha scoperchiato le bugie e le falsità da parte del governo per coprirne la fuga a Tripoli. Il Tribunale dei ministri di Roma, composto dalle giudici Maria Teresa Cialoni, Donatella Casari e Valeria Cerulli, ha infatti deciso di affidare il fascicolo ai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Roma, comandato dal colonnello Dario Ferrara, e non al personale in servizio presso la Sezione di polizia giudiziaria della Procura o alla stessa Polizia, essendo coinvolto il capo del Dipartimento della pubblica sicurezza, il prefetto Vittorio Pisani”. In sostanza si ipotizza una sorta di vendetta di un corpo dello Stato. Parole che hanno suscitato indignazione da parte dell’Arma.

L’Arma: “Articolo che offende una storia al servizio dello Stato”

Nella risposta, firmata dal Comando generale dell’Arma, si smontano tutte le ipotesi formulate dal giornale fondato da Gramsci. “Nei suoi oltre due secoli di storia, l’Arma non ha mai agito per ‘vendetta’ o per ottenere una ‘rivincita’, espressioni totalmente estranee alla cultura istituzionale, ai valori e al modo di operare dei Carabinieri”, si legge nel comunicato. “Il contenuto dell’articolo – dal titolo ‘La rivincita dei Carabinieri esclusi dal caso Almasri’ – è privo di fondamento e contiene affermazioni gravemente lesive della dignità e dell’onorabilità dell’Arma”, prosegue la nota affermando che “nello specifico caso in questione, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma si è limitato a svolgere, con la consueta professionalità e scrupolosità, le attività di acquisizione documentale delegate dall’Autorità giudiziaria, nel solco delle proprie competenze e nel rigoroso rispetto dei rapporti funzionali con la magistratura”. L’Arma dei Carabinieri “continuerà a tutelare la propria immagine e il proprio operato da ricostruzioni giornalistiche infondate che possano minare la fiducia dei cittadini e delle istituzioni”, conclude la nota del Comando generale.

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di Paolo Cortese - 9 Agosto 2025