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Cultura sotto l'ombrellone

Letture estive 2025: tra scenari internazionali, grandi autori, memorie militanti e disciplina dell’anima

Dai conflitti in Medio Oriente ai giganti della letteratura e della storia, passando per testimonianze militanti e manuali di disciplina interiore: le proposte da non perdere

Cultura - di Marco Scatarzi - 10 Agosto 2025 alle 07:00

Torna l’estate e – come sempre – si arricchiscono le letture da spiaggia, da viaggio, da lago e da montagna. Del resto, come ci affanniamo a ribadire da anni, la meritata pausa agostana non è soltanto un’utile occasione per ricaricare le pile: essa, anzitutto, è un perfetto momento di otium, nel senso romano e originario del termine. Relax, dunque, ma anche e soprattutto riflessione, crescita interiore e messa a frutto degli interessi: senza frenesie, senza filtri e senza ansie, nella pienezza di un equilibrio ordinato tra corpo e mente, sempre in sinergia con quel “qui ed ora” che favorisce la riappropriazione del tempo libero. Ma andiamo al dunque. Che leggere in questa afosa estate 2025? Gli spunti sono infiniti, ma cercheremo di operare una rapida sintesi.

Focus su Gaza e scenari globali

Gli occhi del mondo sono proiettati su Gaza, dilaniata da un conflitto duro e feroce. Anche per questo, consigliamo la lettura di Storia di una terra contesa (Passaggio al Bosco Edizioni), attraverso la quale l’ottimo Paolo Mattia ripercorre – con equilibrio e ricchezza di fonti – la lunga storia del conflitto israelo-palestinese e la difficile situazione dello scacchiere mediorientale: un testo serio e documentato, per comprendere i retroscena e il contesto che ci ha portati fin qui. Rivolgendo sempre lo sguardo al contesto internazionale, non può mancare il recente contributo di Progetto Razzia su Elon Musk: Il tecnosciamano (Altaforte Edizioni) è un testo agile e completo, che analizza un personaggio eclettico da una prospettiva non convenzionale, offrendo un interessante punto di vista.

I grandi autori da riscoprire

Ma l’estate, si sa, è un’occasione per rileggere i grandi autori. In tal senso, allora, non possiamo mancare di segnalare l’ottimo Seta e astuzia di Yukio Mishima (Idrovolante), che ribadisce la grandezza di una personalità straordinaria, ben oltre il talento letterario. Sulla stessa scia, senza dubbio, anche la Guida alla cultura di Ezra Pound (Medhelan), che raccoglie una serie di tesori preziosi. Sempre in tema di grandi autori, poi, segnaliamo il bel compendio di Matteo Alesiani su Ernst Jünger (Cinabro Edizioni): una raccolta di aforismi che proietta, con chiarezza, la grandezza eterna di una penna eccelsa. Infine, consigliamo un testo che raccoglie due giganti in una sola opera: si tratta di Il pensiero economico e sociale di Giuseppe Mazzini di Italo Balbo (Eclettica), che ripropone la tesi del celebre aviatore.

Letture militanti e testimonianze

Sul fronte più “militante”, invece, ci sono almeno tre proposte da non perdere: per chi vuole immergersi nell’ebbrezza della prima linea, sullo sfondo degli “anni di piombo”, suggeriamo I ragazzi col verdone (Passaggio al Bosco), dove un ottimo Massimo Bertocco ci racconta la Padova verace e radicale che fronteggiò la marea rossa. Ma non può mancare neppure Gli ultimi giorni dell’Italia di Adriano Romualdi (Cinabro Edizioni), riproposto al nostro pubblico dopo tanto tempo. Infine, è da leggere anche l’ultima fatica di Adriano Tilgher, che, partendo da una storia personale, ripercorre l’epopea politica e giudiziaria di Avanguardia nazionale: Complotti di Stato (Passaggio al Bosco) è un testo crudo e reale, che getta luce sulle nefandezze di un sistema marcio e corrotto.

Cura di sé e disciplina interiore

Per chi volesse dedicarsi alla cura di sé e della propria cittadella interiore, ancora, non può mancare Segnavia (Passaggio al Bosco), che raccoglie una serie di precetti verticali sulla scorta del mos maiorum: un manuale per anime ribelli e gentili, capace di riportare ordine nella mente e parlare allo spirito. Perché, come scrive Appio Vero, viviamo in «un mondo globalizzato, che ha ormai perso la maschera della ‘promessa’ per assumere il volto della minaccia. Ma che ogni cuore ribelle e gentile non teme, anche perché non si lascia ingannare e lo può vedere – ormai – prossimo alla fine».

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di Marco Scatarzi - 10 Agosto 2025