
Il commiato delle istituzioni
Baudo, l’addio della politica a un’icona di stile, simbolo di un’epoca non solo tv. Un coro unanime: per milioni di italiani era “uno di casa”
Da Mattarella a Giorgia Meloni, dalle più alte cariche dello Stato, tra ministri, parlamentari e governatori, arriva il commosso commiato al re dei presentatori, uomo dei record e esempio intramontabile di eleganza, ironia e garbo. Oggi la camera ardente a Roma e mercoledì in Sicilia i funerali al Santuario Madonna della Stella di Militello
L’addio a Pippo Baudo allinea un Paese intero sul crocevia di dolore e rimpianto, riconoscimento e ricordo, azzerando gli steccati tra politica e spettacolo e le distanze tra il personaggio pubblico e l’uomo. E allora, per il presidente Mattarella, addolorato, il re della tv italiana è stato «un protagonista e un innovatore». Per la premier Meloni «ci lascia uno dei più grandi». E per il ministro Giuli: «Il Paese perde uno dei volti più amati», mentre tra i tanti, tantissimi protagonisti della scena mediatica, Laura Pausini tributa il suo commosso addio a colui che è stato «un secondo papà».
L’ultima apparizione pubblica del presentatore per eccellenza, risale alla festa per i 90 anni di Pierfrancesco Pingitore, dove vari scatti lo ritraggono sorridente, anche se in sedia a rotelle, e sempre contornato da tanti amici. L’uomo dei record. Un monumento della tv italiana, era nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936. Una carriera lunghissima da protagonista, premiata con l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il massimo riconoscimento, che il Presidente Sergio Mattarella gli ha consegnato al Quirinale il 22 settembre 2021. Una vita privata scandita e contrassegnata da cinque legami sentimentali importanti: Mirella Adinolfi (da cui ha avuto Alessandro, riconosciuto dopo anni). Angela Lippi (da cui ha avuto la figlia Tiziana). Alida Chelli, Adriana Russo e Katia Ricciarelli, che ha sposato in una memorabile cerimonia a Catania nel 1986 (e da cui ha divorziato nel 2007).
Pippo Baudo, l’annuncio del sindaco di Militello: «Mercoledì i funerali al Santuario Madonna della stella»
I funerali di Pippo Baudo, allora, si terranno a Militello in Val di Catania, in Sicilia, il paese che gli ha dato i natali. A confermarlo è stato il sindaco, Giovanni Burtone, intervenendo al Tg1, dai cui microfoni ha annunciato: le esequie «si terranno mercoledì nel Santuario Madonna della Stella». Il primo cittadino ha poi aggiunto: anche qui «c’è tanta sofferenza. La perdita di Pippo Baudo è molto sentita». Intanto a Roma, giornalisti e operatori televisivi stazionano al Policlinico Campus Biomedico, dove sarà allestita una prima camera ardente privata.
Poi, dopo un primo momento – quando sembrava che la camera ardente aperta al pubblico avrebbe potuto essere allestita domani in quella che sembrava inizialmente la sede più probabile per onorare la sua carriera: gli studi Rai di Via Teulada – si apprende ora che sarà aperta invece a partire dalle 10 di domani «al teatro delle Vittorie, fino alle ore 12 di martedì. Dopo la salma verrà trasferita a Militello in Val di Catania, dover mercoledì alle 13 si terranno i funerali». La conferma, arrivata poco fa e riferita dall’Adnkronos, si deve direttamente all’avvocato Giorgio Assumma, storico legale di Pippo Baudo.
L’omaggio della politica al presentatore, La Russa: «Ha dato lustro all’Italia e alla nostra Sicilia»
E dalla sede alle aule del governo, il compianto è unanime. Tutto l’esecutivo, a partire dalle più alte cariche istituzionali, rende omaggio a Pippo Baudo, un monumento della tv italiana e un amico di molti dei rappresentanti della politica di casa nostra. «In memoria di un amico che ha dato lustro nel mondo dello spettacolo all’Italia e alla nostra Sicilia, ha postato non caso su Facebook il presidente del Senato Ignazio La Russa, ricordando Pippo Baudo anche con una foto che li ritrae insieme.
Crosetto: «Per milioni di italiani “uno di casa”. Il suo ricordo resterà vivo nel cuore del Paese»
Una figura che – certo non si scopre solo in queste ore – ha accomunato universi paralleli come quelli dello spettacolo e della politica, e a cui oggi su X anche Guido Crosetto, ministro della Difesa, ha tributato un commosso messaggio di cordoglio, scrivendo: «Provo profonda tristezza per la scomparsa di Pippo Baudo, gigante dello spettacolo italiano e autentica icona della nostra televisione. Con il suo talento, la sua passione e la sua eleganza, ha accompagnato intere generazioni, scrivendo pagine indelebili della nostra cultura popolare e diventando per milioni di italiani una presenza familiare, quasi “uno di casa”. Il suo ricordo resterà vivo nel cuore del Paese, che in lui ha riconosciuto non solo un grande showman, ma un protagonista della nostra storia collettiva. Ai suoi cari giunga la mia più sincera vicinanza in questo momento di dolore. A Dio, Pippo!».
Giuli: «Ha saputo raccontare l’Italia e le sue trasformazioni»
E ancora. Come accennato in apertura, il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha tributato tra i primi il suo personale, e istituzionale, addio al presentatore morto ieri a Roma all’età di 89 anni. «Con la scomparsa di Pippo Baudo – ha dichiarato il titolare del dicastero di Via del Collegio Romano – l’Italia perde uno dei volti più amati e riconoscibili della propria storia televisiva. Con lui scompare la personificazione più autorevole e popolare di un pezzo fondamentale dell’autobiografia artistica italiana. Uomo di spettacolo e di grande sensibilità culturale, capace di unire generazioni attraverso il linguaggio dell’intrattenimento, Baudo, attraverso la tv, ha avuto la capacità di raccontare il Paese nelle sue trasformazioni. A nome mio personale e del Ministero della Cultura esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari».
Mollicone: «La televisione italiana perde una sua colonna portante»
Un cordoglio che ha a sua volta espresso anche il presidente della Commissione Cultura e Editoria della Camera Federico Mollicone. Le sue parole tradiscono emozione e rimpianto: «Con profonda commozione ho appreso della scomparsa di Pippo Baudo, autentico protagonista della storia della televisione italiana. Per oltre sessant’anni ha rappresentato un punto di riferimento per il pubblico, accompagnando generazioni di spettatori con intelligenza, professionalità e una straordinaria capacità di innovare senza mai tradire lo spirito del servizio pubblico».
Aggiungendo in calce: «Ognuno di noi ha un ricordo legato alle sue trasmissioni e alle sue conduzioni del Festival di Sanremo. Pippo Baudo ha incarnato come pochi altri la missione del servizio pubblico: informare, intrattenere ed educare con stile, competenza e rispetto per il pubblico. La televisione italiana non sarà la stessa senza di lui»…
Il governatore Rocca: «Se ne va un pezzo di storia della nostra televisione e cultura popolare»
E anche in questo caso, come scritto già riguardo all’addio tributato a Baudo dal mondo dello spettacolo, i rappresentanti istituzionali non mancano di rendere un commosso omaggio al presentatore, affidato a parole, considerazioni e ricordi commossi. Commenti e pensieri che, nel caso del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, si traduco in un post sul proprio account Facebook che recita: «Con la scomparsa di Pippo Baudo se ne va un pezzo di storia della nostra televisione e della nostra cultura popolare».
Sottolineando a stretto giro: «È stato il volto e la voce di generazioni di italiani, capace di raccontare e accompagnare il Paese con eleganza, professionalità e passione. Il Lazio, e Roma in particolare, gli devono molto: qui ha vissuto gran parte della sua straordinaria carriera e qui ha costruito un legame indelebile con il pubblico. A nome della Regione e mio personale, esprimo vicinanza e cordoglio alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che oggi piangono un protagonista indimenticabile del nostro tempo».