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La riscossa del calcio femminile: boom di tesserate, tifose e ricavi. Palla al centro per le ragazze

I danni del Covid sono un lontano ricordo: il Report Calcio 2025 registra la piena ripresa, sotto tutti i punti di vista. Ma la vera sorpresa è la crescita esponenziale del ruolo delle donne, come calciatrici e come tifose. Soddisfazioni anche per la Serie A maschile, che sale sul podio delle Leghe più seguite

Sport - di Filippo Impallomeni - 3 Agosto 2025 alle 07:00

Boom di tesserati, spettatori in crescita e ascesa del calcio femminile. È quanto emerso dalla quindicesima edizione del Report calcio, presentato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc). Si tratta di un significativo balzo in avanti per il settore, in piena ripresa dopo il crollo dovuto alle politiche adottate nel periodo Covid. E c’è di più, secondi i dati raccolti dal Centro Studi Figc, in collaborazione con l’Agenzia di Ricerche e Legislazione (Arel) e Pwc Italia, anche i ricavi sono in crescita.

Gravina: «Uno strumento di analisi e trasparenza»

«Per numero di informazioni e per profondità degli argomenti trattati – ha sottolineato Gabriele Gravina, presidente Federcalcio – è di gran lunga lo studio più completo ed esaustivo sul movimento calcistico italiano. Si tratta di uno strumento di trasparenza e di analisi senza eguali». Sempre Gravina, nel corso dell’evento, ha evidenziato il bisogno di «investire nell’impiantistica in maniera decisa, anche grazie al processo di candidatura per Uefa Euro 2032 che sta stimolando percorsi virtuosi in diverse città d’Italia e nelle riforme sulla sostenibilità economico-finanziaria».

Il boom del calcio femminile

Ma torniamo al contenuto del Report. Dallo studio si evince come le giocatrici femminili sono più che raddoppiate tra il 2008 e il 2024, passando da 18.854 a 45.620. E un boom evidente riguarda il settore giovanile, dove i tesseramenti sono più triplicati tra le ragazze di età compresa tra i 10 e i 15 anni. Di conseguenza, i ricavi prodotti dalla Divisione Calcio Femminile sono cresciuti di oltre il 400% tra il 2019-2020 e il 2023-2024.

È chiaro quindi come il settore stia accrescendo la propria visibilità, un dato sostenuto dai 9 milioni di euro investiti dalla Figc nel corso di quest’anno. Una cifra che equivale al 21,8% in più rispetto all’anno precedente, necessaria ad accrescere un comparto in fase di evoluzione che oggi vale 3,2 miliardi di euro in termini di impatto sul Prodotto interno lordo. E ancora, a emergere è che in Italia 17 milioni di persone si dichiarano interessate al calcio femminile e 7 milioni sono tifosi appassionati.

Un popolo di tifosi e, sempre di più, di tifose

In termini generali, è stato poi sottolineato come il calcio, nel nostro Paese, interessi oltre 30 milioni di over 18. Un dato che ne certifica il primato tra gli sport, ribattezzandolo come il più seguito sia tra gli uomini che tra le donne. Inoltre, l’audience Tv nel 2023-2024 ha superato i 470 milioni di telespettatori e a livello mondiale ha sfiorato i 2,8 miliardi. Con la sola Serie A che supera i 700 milioni di spettatori globali, un aumento del 75% rispetto al 2021-2022.

La Serie A sul podio delle Leghe più seguite

E finalmente si è tornati negli stadi, a cantare per i propri colori, a godersi la calda atmosfera e condividere battaglie e ideali. Con la Serie A che, in termini di affluenza, per il secondo anno consecutivo ha superato la Liga spagnola e si è collocata dietro solo a Premier League e Bundesliga. D’altro canto, un problema evidente riguarda gli investimenti sugli impianti, dove il divario con altri paesi resta evidente. Basti pensare che negli ultimi 18 anni, ultimo dato al 2024, in Europa sono stati realizzati un totale di 226 nuovi impianti, a fronte di un investimento complessivo pari a 25,3 miliardi di euro. Su questo fronte, l’Italia ha inciso del solo 1%, con soli 6 nuovi stadi realizzati.

I dati economici del calcio professionistico maschile

Il report ha poi sottolineato come «il calcio professionistico maschile continua ad evidenziare un significativo squilibrio a livello economico finanziario». Nel 2007-2008 i ricavi erano in grado di coprire il 97% dell’indebitamento, mentre nel 2023-2024 questa percentuale è scesa all’83%. Tuttavia, guardando alle ultime due stagioni, si può osservare un chiaro miglioramento. Questo grazie al dato positivo del valore di produzione, che ha superato i 4,5 miliardi di euro (record nel calcio italiano) con un aumento del 32,3% del fatturato nel 2023-24 rispetto al 2021-22. E l’incidenza del costo del lavoro sul valore della produzione è scesa dal 69,8% al 56,6%. Così, il livello di perdita in 3 anni si è dimezzato, passando da 1,4 miliardi di euro a 731 milioni.

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di Filippo Impallomeni - 3 Agosto 2025