
No alla vendita di San Siro
Inchiesta urbanistica, i docenti “rossi” contro il sindaco Sala: “Gestione del comune opaca e fuori dalle regole”
Da Montanari a Settis documento durissimo contro il primo cittadino e la sua giunta. Chiesto il blocco della vendita dello stadio a Inter e Milan
Un attacco durissimo contro il sindaco Beppe Sala e la sua giunta. Arriva da un gruppo di docenti, in gran parte provenienti dal mondo della sinistra, che contestano le politiche urbanistiche al centro dell‘inchiesta della Procura della metropoli.
Il documento: “Dall’inchiesta emersi fatti gravissimi”
“È sempre più evidente che la trasformazione di Milano è stata governata in modo opaco, al di fuori delle regole democratiche e forzando le leggi urbanistiche”. Così si legge nell’appello, sottoscritto da circa 200 fra professori, ricercatori, urbanisti e agronomi di diverse università d’Italia, fatto circolare in queste ore alla luce dei “fatti gravissimi emersi dalle indagini della Procura di Milano sullo sviluppo urbano degli ultimi anni” e le “reazioni della politica e delle istituzioni milanesi e nazionali”. Tra i firmatari, nomi come Salvatore Settis, ex Rettore della Normale di Pisa, e Tommaso Montanari.
L’attacco alla gestione urbanistica
“A Milano – si legge nel documento – si è considerato normale trasformare la città per frammenti, senza un quadro strategico di visione e gestione pubblica: si è costruito all’interno degli isolati e nei cortili edifici di dimensioni incongrue, spesso al posto di laboratori, parcheggi, piccole residenze, giardini o aree che la natura aveva riconquistato”. “Si è rinunciato a una larga parte degli oneri di urbanizzazione e dei servizi dovuti (gli standard), che tali interventi avrebbero richiesto, e contemporaneamente è stata attuata una privatizzazione strisciante dei servizi e delle strutture pubbliche, come case, piscine e centri sportivi. Anche le grandi aree di trasformazione – come gli scali ferroviari e le aree industriali di Bovisa e Rogoredo – stanno prendendo forma al di fuori della visione d’insieme della città che spetterebbe al Piano”.
“Operazioni poco ortodosse, forse illegali”
“Nonostante le evidenze scaturite dalle inchieste – proseguono i docenti universitari nella lettera – il sindaco di Milano, la giunta e una grande parte della classe dirigente locale e nazionale hanno espresso la sostanziale volontà di assicurare il proseguimento delle operazioni immobiliari e urbanistiche nate in questo contesto, sottoposte a procedure di approvazione nella migliore delle ipotesi poco ortodosse, in alcuni forse addirittura illegali“.
“No alla svendita di San Siro”
I docenti contestano anche la paventata vendita dello stadio San Siro-Meazza a Inter e Milan. La vendita di San Siro viene definita “emblematica di una continuità che compromette la legalità e la qualità della vita”, insieme ad altri interventi urbani considerati, “controversi: dalla Goccia della Bovisa agli scali ferroviari, fino al nuovo centro commerciale di piazzale Loreto”.