
Impunibili?
Il sospetto del superpoliziotto: “Davvero quei ragazzini rom di Milano hanno meno di 14 anni?”. E FdI chiede chiarezza
«Comodo eh? 13 anni e non imputabilità. Ma lo fanno da sempre, senza documenti ed anagrafe, hanno 13 anni fin quando non li fotosegnalano. E così evitano il carcere. Non facciamoci prendere per il c…». A lanciare il pesante sospetto su Facebook è Antonio Del Greco, ex investigatore della Squadra Mobile e dirigente della Omicidi di Roma, oggi scrittore di romanzi e presenza fissa in molti talk show di approfondimento.
L’amara considerazione del “superpoliziotto” romano sull’omicidio stradale commesso dai 4 ragazzini rom di Milano viene commentato sulla sua bacheca Fb da altri colleghi, in pensione o in attività.
La testimonianza: “Arrestai un nomade due volte in 6 anni, aveva sempre 13 anni”
E c’è chi conferma, riportando le proprie esperienze personali. «Ebbi un’esperienza analoga – scrive sulla pagina di Del Greco, Tonino T. – Fermai un nomade per uno scippo . Mi disse di avere 13 anni. Sbagliando non dubitai nulla e non lo condussi in ospedale per la verifica di età. A distanza di circa 6 anni e più lo vidi nella cella del tribunale dei minori. Anche lui che chiamai per nome mi riconobbe e impallidì quando gli chiesi come mai fosse in attesa di essere processato dal tribunale dei minori sebbene certamente maggiorenne. Le mie domande furono udite dal collega che aveva operato all’arresto, pertanto mi trovai a essere teste nel processo, dove venni sentito per confermare la mia certezza. Ha ragione Lei nel dire che si dovrebbe procedere con il foto segnalamento. La saluto e spero che chi di dovere faccia tesoro del suo consiglio e non consenta a questi… di farsi beffa della legge».
Campione (FdI): abbiamo il dovere di fare chiarezza su quei ragazzini rom
Sulla questione della vera età dei 4 ragazzini rom è intervenuta anche Fratelli d’Italia, attraverso la senatrice Susanna Donatella Campione. «I quattro ragazzini che hanno rubato un’auto e investito e ucciso la pensionata 71enne Cecilia De Astis a Milano risultavano tutti invisibili all’anagrafe. Infatti – osserva la senatrice di Fratelli d’Italia – da quanto si apprende dagli organi di stampa e dalle prime indagini non sono mai andati a scuola, non hanno mai fatto una vaccinazione, non hanno beneficiato dei servizi sociali e sanitari».
Legittimo avere dei dubbi sulla vera età: sono impunibili davvero?
«Tuttavia – prosegue Campione – vengono descritti dagli organi d’informazione come minori di quattordici anni: uno avrebbe tredici anni, uno dodici e gli altri due undici anni. Il condizionale è d’obbligo, anche alla luce del fatto che la legge italiana prevede che i minori di quattordici anni non siano imputabili. In base ai dati in possesso finora è legittimo avere dei dubbi sulla vera età di questi giovani criminali’».
A questo punto la parlamentare di FdI, componente della commissione Giustizia del Senato, solleva la domanda che circola anche tra gli addetti ai lavori: «Come possiamo avere la certezza che questi quattro ragazzini non siano invece più grandi e che l’età inferiore a quattordici anni che viene loro attribuita non sia solo frutto di un escamotage messo in atto dalle famiglie per sottrarli alla legge? Abbiamo il dovere – conclude la parlamentare di FdI – di fare chiarezza e di farci questa domanda per rendere giustizia alla signora Cecilia e ai suoi familiari».