
Nella follia più totale
Gualtieri, cancel culture all’amatriciana: butta 800mila euro per cambiare i nomi delle fermate della metro C in salsa woke
Rinominate le fermate Fori Imperiali e Amba Aradam: diventano Colosseo e Porta Metronia. De Priamo: Per scelte meramente ideologiche il sindaco ritarda l'apertura della Metro C dimenticando le priorità dei cittadini e il disagio del trasporto pubblico
Siamo in mano a un sindaco che gioca con i soldi dei romani. Fa rabbrividire lo stanziamento della giunta Gualtieri per la “cancel culture” alla matriciana. Di che si tratta? “Ottocentoventinovemila euro di intervento per le stazioni della metro C e uno slittamento nell’apertura. Peccato – segnala il senatore Fdi Andrea De Priamo – però che, anziché per potenziare la rete del trasporto pubblico locale o manutenere vetture e stazioni, la spesa riguarda la modifica della denominazione di alcune fermate metro”. Assurdo ma vero.
De Priamo: Oltre 800mila euro dei romani per rinominare le fermate della MetroC
“Così la stazione Fori Imperiali in via dei Fori Imperiali diventerà Colosseo. La stazione Amba Aradam diventerà Porta Metronia… adeguamenti in salsa ‘woke’- stigmatizza il senatore- che, secondo la Giunta Gualtieri, dovrebbero rimuovere eventi storici legati alla toponomastica e rendere le stazioni più geolocalizzabili”.
Gualtieri fa ritardare l’apertura della metro C per questioni ideologiche
Siamo nel grottesco più totale. Ragiona De Priamo: “Ferma restando l’assurda smania di rimuovere la storia passata, anche quella cui non può che darsi un giudizio negativo, cancellando strade o – come nei casi estremi visti in negli Stati Uniti – abbattendo la statua di Cristoforo Colombo o non so chi, resta l’assurda decisione di destinare ingenti somme e di ritardare i lavori della metro per scelte meramente ideologiche”. Il tutto fregandosene se i ritardi dell’apertura della Metro incida negativamente sulla vita dei cittadini. Al solito subiamo lo scollamento totale del sindaco dalla realtà, “non considerando prioritarie le esigenze dei cittadini,. Che sono costretti quotidianamente a subire i disagi di un trasporto pubblico al collasso: con autobus pieni e in ritardo, con metropolitane soggette a stop per problemi tecnici; e con stazioni a volte inaccessibili per mesi a causa di guasti ad ascensori o scale mobili”.
De Priamo: “Magari Gualtieri scoprirà che nel Colosseo si uccidevano i cristiani…”
Uno sconquasso Capitale sempre più avvilente. “Se avesse chiesto il parere dell’opposizione, all’assessore Patanè e al sindaco Gualtieri avremmo consigliato di acquistare tre nuovi autobus non soggetti ad autocombustione; o, in alternativa, una quindicina di pensiline hi-tech per rendere migliore l’interminabile attesa di un autobus”. E poi tornando nel merito delle rimozioni storiche De Priamo suggerisce:
“Consiglieremmo al sindaco Gualtieri di studiare tutta la storia, di storicizzarla appunto; e di non operare rimozioni, censure o amnesie. Che, oltre a rimuovere pezzi di memoria collettiva, impediscono anche di metabolizzare le cause determinanti: gli eventi e gli errori commessi nel corso dei secoli. La paura che abbiamo, però, è che magari Gualtieri possa scoprire che all’interno del Colosseo i gladiatori si ammazzavano per scopi ludici e i cristiani venivano divorati dai leoni; e davanti a tanta ferocia e violenza decida di intitolare la stazione Colosseo a qualche icona del politically correct, ovviamente sempre a carico dei romani”, conclude ironico ma non troppo.