
L'intervista al "Secolo"
Giubileo dei giovani, Roscani: “È stato un buon chiasso di fede, gioia e speranza. Il cristianesimo è la radice della nostra civiltà”
“È stato un buon chiasso di fede, gioia e speranza che ha riempito il cuore di molti ed emozionato il mondo”. A dirlo è il presidente di Gioventù nazionale e deputato di Fratelli d’Italia Fabio Roscani, intervistato dal Secolo d’Italia sul “Giubileo dei giovani“, che si è concluso ieri 3 agosto 2025. Tanti sono gli spunti che accomunano i ragazzi conservatori a quelli cristiani, tra cui “la credenza nella centralità dell’uomo e della comunità”, ma anche una “promozione dello sviluppo etico delle tecnologie”, che ad oggi hanno un grande impatto sull’intera società.
I ragazzi hanno fatto del buon “chiasso” come si augurava Giovanni Paolo II nel 2000?
“San Giovanni Paolo II è stato ed è per tutti noi un punto di riferimento spirituale e culturale, per primo ha capito l’importanza di riavvicinare la Chiesa ai giovani. É stato un”buon chiasso” di fede, gioia e speranza che ha riempito il cuore di molti ed emozionato il mondo”.
Il cristianesimo è ancora una religione importante per i giovani italiani ed europei?
“I valori del Cristianesimo sono i valori su cui é ispirata la nostra Civiltà. Credere nella dignità umana, nella libertà, nella giustizia sociale significa aderire a principi e valori cristiani che peró valgono per tutti, non solo per chi crede in Dio. I dati più recenti ci raccontano che, in controtendenza rispetto agli ultimi anni, il numero dei giovani che si avvicinano alla fede cristiana è in aumento”.
Cosa accomuna i giovani conservatori a quelli cristiani?
“Difendere ció che é sacro e la bellezza del “creato”, credere nella centralità dell’uomo e nella comunità, abbandonarsi alla cultura del dono, promuovere uno sviluppo etico delle tecnologie. Queste somiglianze disegnano un modo di approcciare alla vita senza tempo e rappresentano una visione del mondo che accomuna sia i giovani conservatori che credono in Dio, sia coloro che non credono”.