
Gaza e Israele
Genocidio, per la sinistra è colpa della Meloni: denuncia alla Cpi. L’ira della premier: “Anti-italiani a caccia del golpe giudiziario”
Il giorno dopo l’intervista con cui Giorgia Meloni ha risposto per le rime ai giudici, la lettura dei giornali deve essere stata per lei sconfortante, soprattutto nella parte in cui ha preso atto di come la sinistra non rinunci a far da sponda alle toghe per provare a dare la spallata al governo Meloni. Anche a costo di infangare l’Italia all’estero, attribuendo al governo italiano responsabilità per il “genocidio” che a loro avviso sarebbe in atto a Gaza per mano degli israeliani. ”Leggo che alcuni esponenti della sinistra – come Bonelli, Fratoianni e compagnia – vorrebbero segnalare il Governo italiano alla Corte Penale Internazionale. Gli stessi che, giusto qualche tempo fa, chiedevano a Bruxelles di aprire una procedura di infrazione contro l’Italia. Ora puntano addirittura a un processo internazionale, tirando in ballo il dramma umanitario a Gaza in modo del tutto strumentale, come se perfino questo fosse colpa nostra”, scrive su Facebook la premier Giorgia Meloni, in risposta ai veleni sul caso Almasri.
Ieri Avs aveva presentato una denuncia contro l’Italia alla Corte penale internazionale (Cpi) affinché indaghi su possibili complicità con i crimini israeliani a Gaza. L’annuncio era stato dato ieri in conferenza stampa alla Camera dai leader rosso-verdi Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.
Migranti, Meloni contro la sinistra che getta fango sull’Italia
La premier prosegue così: ”Tre cose sono ormai chiare a tutti: la prima è che, non riuscendo a batterci in patria, la sinistra cerca sempre il soccorso esterno. La seconda è che dell’immagine dell’Italia e della sua reputazione nel mondo, a loro, non importa assolutamente nulla.La terza è che ormai hanno un’unica strategia e speranza: provare a liberarsi degli avversari per via giudiziaria, perché alla via democratica hanno rinunciato da un pezzo. Non riusciranno”. L’evocazione del golpe politico-giudiziario è solo una suggestione, ma il messaggio è chiaro: il governo va avanti sulla riforma della giustizia. Un messaggio che la Meloni aveva lanciato anche ieri sera, in una intervista al Tg5. ”Sul caso Almasri ho detto quello che penso. Considero surreale la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Nordio e Piantedosi e del sottosegretario Mantovano, che hanno agito nel rispetto della legge per tutelare la sicurezza degli italiani. E considero ancora più surreale il fatto che, invece, per me si chieda l’archiviazione. Perchè i miei ministri non governano a mia insaputa e io non sono Alice nel paese delle meraviglie, sono il capo del governo e non sono, diciamolo, neanche un Conte qualsiasi, che faceva finta di non sapere cosa facesse il suo ministro degli Interni. Dopodiché a me, ovviamente, non sfugge che la riforma della giustizia procede a passi spediti e, diciamo così, ho messo in conto eventuali conseguenze”, aveva detto Meloni. Che oggi sposta l’attenzione sulla sinistra.