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Gaza

Allertati i riservisti

Gaza: migliaia di militari di Israele pronti a intervenire sulla Striscia. Domani la decisione di Netanyahu

Il premier dovrà dare il via definitiva all'operazione, ma crescono i timori tra la popolazione sugli ostaggi e per le possibili ritorsioni da parte di Hamas

Esteri - di Gianni Giorgi - 20 Agosto 2025 alle 13:04

Decine di migliaia di truppe dovrebbero prendere parte all’offensiva pianificata dai militari israeliani contro Hamas a Gaza City. I militari prevedono la partecipazione alle operazioni di cinque divisioni delle Idf, riporta il Times of Israel, dopo i piani militari approvati nelle ultime ore dal ministro israeliano della Difesa, Israel Katz, che domani dovrebbero essere sottoposti al premier Benjamin Netanyahu.

L’azione militare

I militari, scrive il giornale, hanno confermato che le fasi preparatorie dell’operazione “Carri di Gedeone II”, sono già iniziate con un’offensiva alla periferia di Gaza, con la Brigata Nahal, unità di fanteria, e la Settima brigata corazzata che hanno operato nella zona di Zeitoun. Mentre la Brigata di fanteria Givati ha avviato una nuova offensiva nell’area di Kafr Jabalia, a nord di Gaza. L’offensiva a Gaza è prevista come un’operazione per fasi, a cominciare dallo sgombero dei civili nella zona.

Poi la città verrà accerchiata, e le truppe inizieranno a muoversi verso l’interno della Striscia, come spiega sempre il Times of Israel, precisando che 60.000 riservisti verranno richiamati in servizio in fasi e per la maggior parte, circa 40-50.000, la data sarà quella del 2 settembre. Altri, si legge, verranno richiamati in servizio tra novembre e dicembre. E altri ancora tra febbraio e marzo 2026.

Mobilitati 130mila riservisti

Secondo fonti autorevoli verrà, inoltre, esteso di circa un mese, il servizio per molti riservisti già impiegati. Quindi, a un certo punto dell’offensiva, potrebbero esserci in totale circa 130.000 riservisti. Un dato in linea con quanto scrive il quotidiano Haaretz (che cita ufficiali delle Idf), secondo i quali circa 130.000 riservisti verranno richiamati per l’operazione. Stando a “Haaretz”, però, il “reclutamento” di circa 60.000 riservisti dovrebbe iniziare mercoledì. E altre due tornate sono previste a novembre e inizio 2026.

Timore per gli ostaggi

Intanto in Israele il Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi ha chiesto un incontro urgente con il ministro della Difesa e il capo di Stato Maggiore delle Idf nel timore di conseguenze per gli ostaggi trattenuti nell’enclave palestinese dopo il via libera alla nuova operazione. “Approvare i piani per l’occupazione di Gaza , mentre c’è un accordo sul tavolo in attesa dell’approvazione di Netanyahu è una pugnalata al cuore per le famiglie”, affermano in una dichiarazione. Convinte che “il piano che avrebbe dovuto essere approvato era quello per il ritorno di tutti gli ostaggi”.

Oggi 35 morti

E nel frattempo, sono almeno 35 i palestinesi uccisi dall’alba di oggi dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza. Lo segnalano fonti mediche contattate da Al Jazeera Arabic. Tra le vittime ci sono 10 persone alla ricerca di aiuti umanitari. Raggiunte da colpi d’arma da fuoco nella parte centrale e meridionale di Gaza, hanno riferito le fonti.

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di Gianni Giorgi - 20 Agosto 2025