
Campo affondato
Fratelli colt-Elly, Emiliano sfida Decaro e si candida in Puglia, in Calabria centrosinistra verso la scissione
Il presidente uscente dice no al diktat dell'europarlamentare. A Catanzaro, invece, dopo il no di Pasquale Tridico il favorito è il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà ma i centristi potrebbero correre da soli
Il timing è impietoso. Il Pd è in mezzo al mare pugliese e calabrese. In Puglia è ormai ufficiale che Michele Emiliano, il governatore uscente, si candiderà nelle liste per il Consiglio, sfidando apertamente il niet di Antonio Decaro. In Calabria la situazione è ancora più drammatica: a 18 giorni dalla presentazione delle liste la coalizione di centrosinistra non ha un candidato alla presidenza e rischia la scissione.
Emiliano: “Mi candido senza se e senza ma, Decaro era d’accordo”
Michele Emiliano esce allo scoperto. Il presidente uscente annuncia che si candiderà, “senza se e senza ma“, puntualizzando che, “Antonio Decaro era d’accordo” sulla sua scelta. Emiliano ha l’appoggio del partito e rischia di mettere all’angolo l’europarlamentare. Che aveva posto come condizione per la discesa in campo l’assenza dei suoi due predecessori, l’altro è Nichi Vendola, nelle liste. E a questo punto è pressoché scontato che anche Vendola sarà presente, capeggiando la lista di Avs a Bari.
Se Decaro rinuncia apre la sfida a Elly
Se Decaro rinuncerà a candidarsi aprirà quasi certamente la sfida per la segreteria nazionale contro Schlein. E il Pd sarà costretto a trovare un candidato competitivo, cosa non affatto scontata.
La Calabria: Tridico dice no, avanza Falcomatà
La Calabria presenta una situazione paradossale. Fra 18 giorni si presenteranno le liste (si voterà il 5 e 6 ottobre prossimi). Pasquale Tridico, che era stato designato praticamente all’unanimità, ha detto no e Giuseppe Conte ha fatto il nome di Vittoria Baldino. Che non è gradita a Largo del Nazareno. Ha detto no anche Nicola Irto, il segretario regionale di Elly. E a questo punto il favorito per la designazione è Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria. Ma c’è un rischio scissione.
Un possibile terzo polo
Avanza nelle ultime ore la possibilità di un terzo polo autonomo con Azione, Italia Viva, Socialisti e repubblicani pronti ad uscire dal campo largo, candidando un loro esponente in Calabria. Una sfida aperta all’immobilismo di Schlein, Conte e Fratoianni con l’obiettivo di conquistare il 15%.
I Cinquestelle nel guado
Se Atene (Pd) piange, Sparta (Cinquestelle) non ride. Conte aveva avuto l’ok per Tridico in Calabria ma, di fatto, ha utilizzato il suo nome per tentare di porre un’altra candidatura. In una regione nella quale alle elezioni politiche aveva sfiorato il 40% ha perso un’occasione. Deve accontentarsi della Campania, gentile concessione di Vincenzo de Luca a condizioni capestro.
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