
L'intervento è riuscito
Franco Baresi, “libero” dal nodulo polmonare: l’Italia si stringe intorno al suo eterno fuoriclasse
Il grande campione, uno dei più forti difensori di tutti i tempi, ha superato l'operazione chirurgica. Un uomo amato per la sua classe e la sua signorilità che vinse tutto tranne i mondiali
E’ stato l’ultimo grande libero, prima che il calcio totale escludesse dal modulo questa posizione. Francobaresi, senza spazio, come si pronunciava il suo nome quando calcava le scene, è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione di un nodulo ai polmoni.
L’intervento è riuscito
Dopo l’asportazione di una nodulazione polmonare Baresi ha lasciato l’ospedale e ora si trova a casa, dove è assistito dalla moglie Maura e dai figli Edoardo e Giannandrea. Anche i suoi ex compagni da giorni telefonano continuamente alla famiglia e al fratello Beppe per chiedere notizie. I medici gli hanno prescritto riposo. Franco Baresi è attualmente vicepresidente del Milan. L’unica grande bandiera del club rimasta nell’assetto societario dopo l’allontanamento di Paolo Maldini.
Francobaresi, tre Champions e due mondiali svaniti
Nato nel 1960, a 19 anni vince il suo primo scudetto. E’ lo scudetto della stella, il decimo, l’ultimo con Gianni Rivera capitano. Di lì in poi, Baresi legherà la sua storia a quella del Milan. Non lo abbandonerà nelle due retrocessioni, la prima per illecito sportivo. Anche in B Bearzot lo convoca come vice di Gaetano Scirea. Nel 1986 diventa il titolare fisso della Nazionale. Nel frattempo a Milanello è arrivato Silvio Berlusconi e Baresi diventa il capitano e la leggenda di quella squadra. Vince tre Champions( con due finali) e cinque scudetti.
Ma proprio la Nazionale gli riserverà l’amarezza più grande. Nel 90, per colpa di Maradona, sfuma il sogno delle notti magiche e si ferma in semifinale ai mondiali. Quattro anni dopo perde l’occasione di conquistare il trofeo più ambito ai rigori contro il Brasile.
Si ritira a 37 anni, nonostante l’invito del Cavaliere a continuare. E il Milan, che non lo aveva fatto con Rivera e non lo rifarà con Paolo Maldini, ritira conseguenzialmente la maglia numero 6. Ora la sfida più delicata. Ma vincerà anche quella. Con il suo solito, unico tocco di classe.