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Fare amicizia con l’intelligenza artificiale è un pericolo per i giovani e può causare gravi danni alla psiche

Nemici della salute

Fare amicizia con l’intelligenza artificiale è un pericolo per i giovani e può causare gravi danni alla psiche

Cronaca - di Filippo Impallomeni - 10 Agosto 2025 alle 07:00

Dopo l’isolamento causato dalle politiche scellerate in periodo Covid adesso ci mancava l’intelligenza artificiale. Lo stato delle cose è noto: stanno emergendo chatbot, ovvero programmi sempre più realistici che simulano conversazioni umane tramite testo o voce, e i giovanissimi ne sono sempre più succubi. «Questi strumenti – si legge in una nota social di Pro Vita e Famiglia – offrono dialoghi realistici, supporto emotivo e interazioni che spaziano dall’amicizia a simulazioni romantiche, attirando anche i bambini. Ma senza garanzie su sicurezza e trasparenza». Insomma, il rischio è quello di passare dal confidarsi e relazionarsi con i propri compagni di classe a rinchiudersi in un vortice pericolo rappresentato dalle nuove «amicizie virtuali».

“Amicizie” che, come si legge ancora nel post condiviso, «sembrano utili specie per ragazzi soli o con disagi, ma nascondono rischi gravissimi». I minori, infatti, «possono sviluppare dipendenza emotiva verso macchine prive di coscienza o capacità educative, isolandosi da famiglia e amici». E c’è di più: «Senza filtri adeguati- ha continuato Pro Vita e Famiglia- le chatbot possono fornire risposte inappropriate o pericolose, soprattutto quando usati come psicologi tascabili. Inoltre, i dati sensibili raccolti rischiano di essere usati per profilazioni commerciali o psicologiche». 

Isolamento, ansia e depressione per uso irresponsabile dell’intelligenza artificiale

Per renderci conto della gravità del fenomeno basta leggere le parole di denuncia rilasciate dal presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, riportate dal quotidiano Avvenire. «L’84% degli adolescenti (13-17 anni) – ha evidenziato – ha interagito con le chatbot, uno su sei le usa regolarmente per mancanza di interlocutori, e il 40% crede ciecamente alle informazioni ricevute. Mentre il 23% ha ottenuto suggerimenti pericolosi, legati a sessualità o autolesionismo». Dati che riflettono ulteriormente i rischi dell’abbandonarsi alla tecnologia, che oltre a indurre all’annientamento della socializzazione può impattare negativamente sullo sviluppo cognitivo ed emotivo. A ogni modo, ora Caffo chiede normative urgenti per contrastare quella che senza difficolta potremmo definire una piaga. E le proposte avanzate sono chiare: verifica dell’età, filtri di sicurezza, supervisione adulta e sanzioni per le aziende.

Il messaggio di Papa Leone al Giubileo dei giovani

Nel corso del Giubileo dei Giovani, anche Papa Leone XIV ha voluto lanciare un monito a tutti i ragazzi presenti in quel momento e non solo. «Quando lo strumento domina sull’uomo – ha detto – l’uomo diventa uno strumento: sì, strumento di mercato, merce a sua volta. Solo relazioni sincere e legami stabili fanno crescere storie di vita buona». E ancora: «Le relazioni con altre persone sono indispensabili per ciascuno di noi, a cominciare dal fatto che tutti gli uomini e le donne del mondo nascono figli di qualcuno. La nostra vita inizia grazie a un legame ed è attraverso legami che noi cresciamo». 

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di Filippo Impallomeni - 10 Agosto 2025