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Turismo, migranti e gli slogan della sinistra che fanno flop

Sinistra a corto di slogan

Estate 2025, i gufi dem cadono dal trespolo: turismo in crescita e sbarchi in calo. I migranti dirottano sulle Beleari: ora come la mettiamo?

Il "flop" turistico e il boom di sbarchi sono solo propaganda. La realtà è un'altra, e i dati smentiscono l'opposizione: villeggianti in ferie e meno migranti in Italia. La realtà ribalta la narrazione dell'opposizione su turismo e immigrazione. E nel frattempo, scafisti e rifugiati invertono la rotta e cercano approdo in una Spagna in ginocchio...

Politica - di Martino Della Costa - 21 Agosto 2025 alle 15:04

Allarme turismo e sos migranti, il tormentone estivo della sinistra stona: i dati ribaltano la narrazione dem. E adesso? Adesso ci si aspetta che i gufi caschino dal trespolo che a suon di cifre e riscontri scricchiola sempre di più, facendogli vacillare la presa mediatica. Il tormentone estivo dell’opposizione era pronto: latitano i turisti e arrivano immigrati a frotte: doppio fallimento del governo. Ora però, numeri alla mano, Elly e compagni proveranno a cercare altri argomenti (o almeno si spera). Anche perché quelli in voga finora non funzionano più. La realtà li ha ribaltati. La teoria del Pd e dei 5S per cui «le famiglie italiane hanno i salari troppo bassi per andare in vacanza», è andata a farsi benedire sconfessata dai dati sul Turismo. E il racconto dei Cinque Stelle, con Giuseppe Conte in prima linea (e sulla linea del fuoco), che a differenza dei dirigenti del Pd vuole darsi un’immagine da uomo d’ordine, secondo cui : «A giugno gli sbarchi dei migranti aumentano di oltre il 40% rispetto allo stesso mese dello scorso anno», naufraga in mare aperto.

Sinistra al palo, la lagna sui turisti in calo e la solita narrazione sui migranti finiscono in soffitta…

Insomma, il tormentone estivo dell’opposizione, pronto e bell’e confezionato, va rivisitato (se non ritirato dalle teche della propaganda estiva). Latitano i turisti e arrivano immigrati a frotte, doppio fallimento del governo, tuonavano fino a poco fa i giallo-rossi in disorganica sintesi. Ebbene, forse al momento in cui scriviamo stanno già cercando altri argomenti: quelli inflazionati ad oggi, infatti, non funzionano più. La realtà li ha ribaltati. E non è una vampata ferragostana… Anche perché, come scrive Libero Quotidiano oggi in edicola, «c’è una sorta di centrale dove convergono tutti i dati sulle presenze dei turisti in Italia: è il Servizio alloggiati della Polizia, completo e aggiornato. Perché è tramite questo che gli alberghi e le altre strutture ricettive, inclusi i Bed and breakfast, devono comunicare subito alle questure le generalità delle persone ospitate. È da qui, dunque, che si capisce come sta andando il turismo.

“Flop” turistico e boom di sbarchi si rivelano solo mera propaganda

Ieri poi il Viminale ha diffuso gli ultimi dati: i più importanti, perché tengono conto del Ferragosto. Riscontri e raffronti che dicono che nei primi diciotto giorni del mese gli arrivi sono stati 15,6 milioni. E questo significa una crescita del 9,3% rispetto ai 14,3 milioni dello stesso periodo del 2024. Un aumento che non è dovuto solo agli arrivi da oltreconfine: nelle strutture ricettive della Penisola hanno soggiornato infatti 540mila italiani in più rispetto all’anno precedente (+8%). Mentre l’incremento degli stranieri è stato pari a 790mila (+10,5%)”. Certo, sottolinea sempre la testata citata, ci sono anche persone che restano a casa perché non hanno i soldi per villeggiare: ma come da sempre riporta la nostra antologia sociale.

La realtà di dati e cifre ufficiali smentisce la narrazione dem

Va detto, però, che sempre facendo riferimento agli ultimi riscontri certificati, (e come riferisce sempre Libero sulla scia dei dati) «nel 2024 il 31% degli italiani non si poté permettere una vacanza di almeno una settimana. Era comunque il dato più basso mai registrato dal 2004, e nella Ue solo Polonia, Francia e Germania registrarono una quota inferiore. Quest’anno, invece, sta andando meglio del precedente. E ci sono buoni motivi per credere che il numero degli esclusi dalla villeggiatura estiva per ragioni economiche scenda ancora».

Non solo. Anche sul fronte degli arrivi tutt’altro che turistici, chi sperava ideologicamente nell’approdo di “nuove risorse” a cui inneggiare, è rimasto a bocca asciutta. E chi confidava nella propaganda anti-governativa per attaccare demagogicamente l’esecutivo sul presunto fallimento della politica sulla gestione dei flussi è rimasto a corto di slogan. Come riassume sempre Libero a riguardo, non a caso, «un anno fa nei primi 20 giorni di agosto si contarono 4.710 migranti sbarcati. Nello stesso periodo del 2025 sono stati 3.224 (-32%). Un calo che segue quello di luglio, col risultato che il numero complessivo degli sbarchi nell’anno in corso sta tornando ai livelli bassissimi del 2024».

Allarme turismo sos migranti, il tormentone estivo della sinistra stona…

E insomma, alla fine della fiera (delle vanità ideologiche e delle aspettative anti-governative deluse), il tormentone estivo che il centrosinistra aveva preparato per l’occasione – i turisti latitano e gli sbarchi strabordano – può tornare nel cassetto. Stando ai report, aumentano i viaggi e per le ferie gli italiani tengono botta a inflazione e disagio. Mentre per chi ambisce a venire in Italia senza titolo per farlo, le cose cambiano. E lo conferma, se ancora non bastassero cifre e dati istituzionali ufficiali, anche un servizio odierno del Messaggero che, in edicola oggi, acclara al di là di ogni ragionevole dubbio come scafisti e migranti, stante le misure stringenti del governo, abbiano dirottato altrove. Tanto che il quotidiano sottoscrive emblematicamente la denuncia della autorità iberiche nelle ultime ore: «Le isole Baleari sono in ginocchio, travolte da un’ondata migratoria senza precedenti, nel pieno dell’alta stagione estiva”.

Nel frattempo, scafisti e rifugiati dirottano sulla Spagna

E come riporta il quotidiano capitolino: «Oltre mille persone sono sbarcate nell’arcipelago nell’ultima settimana. La presidente del governo regionale, Marga Prohens (Partito Popolare) ha a convocato un vertice d’urgenza per giovedì con i leader dei quattro Consigli insulari di Ibiza, Formentera, Maiorca e Minorca, per affrontare la crisi migratoria che, secondo la governatrice, non ha uguali nella recente storia dell’arcipelago mediterraneo. E per la quale la regione non ha risorse sufficienti. Prohens, infatti, in dichiarazioni a Radio Mallorca, ha accusato il governo centrale di «lavarsi le mani» e di attuare una politica di «frontiere aperte che incentiva l’immigrazione irregolare».

Baleari in ginocchio: l’allarme della presidente del governo regionale

Infine, ha denunciato la mancanza di supporto da parte di Madrid, lamentando che l’esecutivo centrale «guarda dall’altra parte e continua a essere in vacanza». Scafisti e aspiranti rifugiati nel frattempo si sono organizzati. Ma la Spagna non si è fatta trovare pronta. L’Italia sì. E ora Elly e compagni aggiornassero spot e slogan per la circostanza…

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