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Dopo Leoncavallo urge la soluzione per Askatasuna, la reprimenda di Zangrillo al sindaco di Torino

Dopo Leoncavallo, Askatasuna a Torino. Zangrillo: “Una fucina di odio e violenza, il sindaco non strizzi l’occhio a chi non rispetta la legge”

Italpress - di Italpress - 22 Agosto 2025 alle 19:57

«Mentre Milano si riappropria dopo trent’anni dello stabile del Leoncavallo, a Torino si continua a tollerare Askatasuna che da anni ha occupato un edificio trasformandolo in fucina di odio, fabbrica di violenza e base di sommosse contro le istituzioni. È un’assurdità che grida vendetta e una miopia politica che un primo cittadino non può permettersi». Lo dichiara il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, segretario di Forza Italia in Piemonte.

Il quale, nella sua disamina sui fatti, sul primo cittadino della città, Lo Russo, prosegue e aggiunge: «Il sindaco vuole non solo ignorare, ma anche contraddire in modo palese quelle che sono le leggi dello Stato. Anche i torinesi sono stanchi di vedere pezzi di città consegnati a chi non ha nessun rispetto delle regole della civile convivenza. Amministrare una città significa pensare al bene dei cittadini onesti, e non continuare a chiudere gli occhi davanti alla realtà. Torino ha bisogno di coraggio politico e di sgomberi immediati. Non di un sindaco che cerca consenso trincerandosi nell’immobilismo, mentre la città vive quotidianamente problemi concreti di sicurezza», conclude Zangrillo.

(Italpress)

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